Barack Obama è arrivato a Dallas intorno alle 12.00 locali (le 18 in Italia) per intervenire ai funerali dei cinque agenti uccisi da un cecchino nero dopo aver incontrato privatamente i loro famigliari. Il presidente Usa, accompagnato dalla moglie Michelle, ha inontrato anche le forze dell’ordine. Con lui anche il vice Joe Biden. Alla cerimonia interreligiosa parlerà pure l’ex presidente George W. Bush, presente con l’ex first lady Laura. Imponenti le misure di sicurezza a Dallas, dove la tensione resta alta.
Il discorso di Obama. “Non possiamo far orecchie da mercante e non tenere conto delle manifestazioni degli afroamericani, considerare quelle persone come paranoici e piantagrane, non possiamo metterle da parte come inquietudine politica o mettere l’etichetta del razzismo. Farlo significa negare la realta’”, ha detto il presidente, parlando alla cerimonia per i poliziotti uccisi a Dallas. “Il razzismo – ha osservato Obama – non è finito” con Martin Luther King o con leggi come il Civil rights act. I pregiudizi rimangono, tutti nella vita ci imbattiamo nell’essere bigotti a un certo punto delle nostre vite. Se siamo onesti, siamo in grado di sentire i pregiudizi dentro di noi”. Infine il presidente ha aggiunto: “Non siamo divisi come molti pensano. Lo so perché conosco l’America, perché l’ho vissuto sulla mia pelle”.