Bruxelles: l'obiettivo degli attentati era Parigi

Lo ha raccontato nella sua confessione Mohamed Abrini, l''uomo col cappello' nell'aeroporto di Zaventem.

Bruxelles: l'obiettivo degli attentati era Parigi
Preroll AMP

Desk2 Modifica articolo

10 Aprile 2016 - 11.24


ATF AMP

Gli autori degli attentati del 22 marzo a Bruxelles li stavano pianificando per Parigi. A sostenerlo è la procura federale belga, dopo l’arresto di Mohamed Abrini, il terrorista che ha confessato di essere l”uomo col cappello’.

Top Right AMP

Il piano è cambiato dopo l’arresto del super ricercato Salah Abdeslam, che convinse gli altri componenti della cellula ad agire più in fretta, e a casa loro. L’uomo è stato incriminato per gli attentati di Bruxelles per “omicidi terroristici”.

Secondo gli inquirenti insieme ad Abrini, ricercato dai tempi degli attacchi parigini del 13 novembre in quanto complice di Salah Abdeslam, arrestato il mese scorso, facevano parte del commando di Zaventem Najim Lachraoui e Ibrahim El Bakraoui, i due kamikaze.

Dynamic 1 AMP

Il procuratore federale ha detto: “Numerosi elementi dell’indagine dimostrano che il gruppo di terroristi aveva inizialmente intenzione di colpire ancora in Francia. Sorpresi dalla rapidità dei progressi dell’indagine hanno deciso frettolosamente di colpire Bruxelles”. Nel comunicato vengono citati i risultati degli interrogatori del 31enne di origini marocchine, amico da sempre dei fratelli Abdeslam, arrestato venerdì.

Insieme ad Abrini, le forze dell’ordine belghe hanno fermato, nel comune di Anderlecht, Chaouki A e Assia B, in seguito rilasciati, lo svedese di origini siriane di 23 anni Osama K, ricercato con l’identità di Naim al-Hamed, la persona che avrebbe acquistato le borse in cui è stato sistemato l’esplosivo usato negli attentati e che ha poi accompagnato l’attentatore della fermata del metro di Maelbek, ed Herve B M, un ruandese che avrebbe aiutato Abdeslam a nascondersi.

FloorAD AMP
Exit mobile version