Si chiama Hannah Bohman, ha 47 anni ed è un soldato che si volontariamente unita alle truppe femminili curde che combattono contro l’Isis. È già un anno che è sul campo, nel nord della Siria.
Quando si è unita a questa unità aveva alle spalle solo 4 ore di addestramento. Ora, ha detto, i foreign fighter sono addestrati per più di un mese. “Da settembre, le reclute passano un mese a studiare la lingua, l’ideologia, la politica e la storia prima di andare sul campo di battaglia”, ha raccontato.
Bohman non teme l’arresto da parte del Canada o da parte del KRG, che imprigiona gli stranieri che attraversano illegalmente la frontiera per almeno un mese. “Non c’è nulla di illegale nell’unirsi ai curdi nella lotta contro l’Isis”, ha detto Bohman, che attualmente si trova nella città curda di Qamishli nel nord-est della Siria.
Secondo lei, ci sono almeno altri 80 stranieri nelle forze curde a combattere contro lo Stato Islamico a Rojava, la regione curda in Siria.
La combattente canadese non si limita a contrastare l’Isis ma che crede nel diritto curdo di reclamare una patria. “Credo assolutamente nella loro rivoluzione, è per questo che sostengo la Ypj e Ypg.
Con buona pace della Turchia.