Il Papa progetta un viaggio a Lesbo per incontrare i migranti
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Il Papa progetta un viaggio a Lesbo per incontrare i migranti

La notizia da fonti della Chiesa locale. Ad invitarlo i patriarchi delle Chiese ortodosse. La visita potrebbe avvenire ad aprile. Padre Lombardi: contatti in corso.

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5 Aprile 2016 - 15.36


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Non è l’anno della misericordia sono a parola. E il Papa ce lo dimostra continuamente. Con fatti e gesti forti. Questa volta Francesco va lì dove l’emergenza è vera. La povertà è tanta. E l’ accoglienza poca.

Le intenzioni. Papa Francesco potrebbe andare presto sull’isola greca di Lesbo, addirittura forse il 14 aprile, per portare la sua vicinanza e il suo sostegno ai profughi e ai migranti. E’ quanto riportano i media greci citando fonti della Chiesa locale.

Secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa padre Federico Lombardi ha affermato: “E’ un argomento di cui si sta parlando, ci sono contatti in corso. Non smentisco le voci ma al momento non posso dichiarare altro perché non ci sono decisioni, date né programmi definiti”.

Ad invitare il Papa sono stati i patriarchi delle Chiese ortodosse. tra cui il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. Secondo quanto si apprende , Francesco desidera compiere questa visita, che dovrebbe svolgersi nell’arco di una giornata, nello spirito della visita che nel luglio 2013 fece a Lampedusa. Tutto però è ancora in definizione.

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Il periodo preso in considerazione per il viaggio è la metà di aprile, ma per la sua organizzazione si sta tenendo conto anche della difficile situazione sull’isola, e dei malumori della popolazione locale legati alla presenza dei profughi. Il Papa, secondo quanto si è appreso, desidera fortemente realizzare un gesto sia di incoraggiamento all’accoglienza verso i migranti ma allo stesso tempo anche nei confronti di chi, proprio come gli abitanti di Lesbo, si trova in prima linea.

Il problema migranti nel cuori di Francesco. proprio alla Grecia Francesco aveva riservato parole importanti, lodandone l’impegno per gli immigrati, nell’indifferenza di molti Paesi europei. Nell’Angelus del 28 febbraio aveva parlato del “dramma dei profughi che fuggono da guerre e altre situazioni disumane”. Sottolineando: “La Grecia e altri Paesi sono in prima linea, stanno prestando ai migranti un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni”. Invocando poi “una risposta corale” e “un’equa distrubuzione dei pesi”.

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Alcuni parlano di 14 aprile. Altri del giorno successivo. Il 15 aprile è un venerdì, giorno che Francesco sta dedicando – durante il Giubileo – alle opere di misericordia. D’altra parte proprio in un’isola, quella di Lampedusa, avvenne il primo viaggio del Papa: l’8 luglio del 2013. In una messa celebrata con una croce costruita con il legno dei barconi. E i migranti sono quasi ogni volta nel cuore delle sue omelie o dei suoi discorsi. Sempre più spesso nelle ultime settimane. E’ avvenuto nella domenica di Pasqua, durante la benedizione Urbi et Orbi.

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