Turchia ancora nel terrore. Un attacco kamikaze ha sconvolto questa mattina la centralissima viale Istiklal a Istanbul, a poca distanza da piazza Taksim. Lo riferiscono le tv turche. Il bilancio è di 5 morti (tra cui una donna israeliana) e 36 feriti, di cui 7 gravi. Lo ha detto il ministro turco della Salute, Mehmet Muezzinoglu, aggiungendo che 12 dei feriti sono stranieri, tra cui ci sono 6 israeliani, 2 irlandesi, 1 tedesco, 1 islandese, 1 iraniano e 1 cittadino degli Emirati Arabi Uniti proveniente da Dubai. I 36 feriti si trovano in 11 ospedali di Istanbul. I 7 che risultano in gravi condizioni sono tutti turchi. Almeno uno dei feriti è un bambino.
La deflagrazione è avvenuta alle 10:55 locali (le 9:55 in Italia) nei pressi di un centro commerciale. L’area è transennata dalle polizia. La zona, che è pedonale con molti negozi e locali notturni, è solitamente piena di turisti e turchi.
Il kamikaze si è fatto saltare in aria su Balo Sokak, una stradina all’angolo con viale Istiklal, a pochi metri dalla piazza di Galatasaray e dal centro commerciale Demiroren, il più grande della zona. Secondo le prime ricostruzioni, l’obiettivo dell’attacco era probabilmente un altro. Il terrorista sarebbe un militante turco dell’Isis, identificato come Savas Yildiz di 33 anni, originario di Adana nel sud del Paese, che faceva parte della lista dei sospetti potenziali attentatori suicidi.
I primi risultati delle indagini condotte dagli investigatori turchi indicano che la pista privilegiata è quella del terrorismo del Pkk o di altri gruppi curdi affiliati. Lo riportano media locali, citando fonti delle indagini, secondo cui il kamikaze si sarebbe fatto esplodere prima di raggiungere l’obiettivo previsto – una zona più affollata – per timore di essere fermato dalla polizia.
Ricordiamo che l’ultimo attentato terroristico risale a domenica scorsa e ha ucciso 37 persone con un’autobomba nel centro di Ankara. L’allarme terrorismo in Turchia p ai massimi livelli. Giovedì e venerdì le rappresentanze diplomatiche tedesche nel Paese sono rimaste chiuse per la minaccia di un attacco dell’Isis. Le forze di sicurezza sono inoltre in allerta per le celebrazioni del capodanno curdo Newroz, che culmineranno lunedì a Diyarbakir, nel sud-est, ma sono state vietate in quasi tutta la Turchia.
Skin è stata testimone: scene terribili. “Forte esplosione di una bomba fuori dal nostro hotel, sto bene, molto scossa, persone morte, scene terribili”. Con questo tweet la cantante britannica Skin, voce degli Skunk Anansie e giudice di X Factor, ha raccontato l’attentato kamikaze di questa mattina, di cui è stata testimone. In un successivo messaggio, Skin ha descritto così la situazione: “La bellissima Istanbul colpita dall’orrenda esplosione di una bomba che è appena avvenuta fuori dal nostro hotel. Ci sono molti feriti, scene orribili, edifici che tremano come carta. Il mio cuore è con le persone innocenti e le loro famiglie colpite in questa terribile situazione. Noi stiamo bene, siamo scossi, la città è blindata, ci sono poliziotti in borghese con pistole ovunque, sono tempi preoccupanti”.
Social network a singhiozzo in Turchia. Per adesso i social network risultano fortemente rallentati in Turchia. Sia Facebook che Twitter avevano già funzionato a singhiozzo domenica scorsa, dopo l’autobomba esplosa nel centro di Ankara, sempre per ostacolare la diffusione di immagini, video e notizie degli attacchi. Una censura sulle immagini dell’esplosione è stata inoltre imposta ai media locali, come avviene puntualmente in casi simili.
Vicepremier, non ci abitueremo a terrore. “Non avremo paura del terrorismo, non ci abitueremo a vivere nel terrore”. Lo ha detto il vicepremier turco Numan Kurtulmus. Il primo ministro Ahmet Davutoglu sta tenendo a Istanbul una riunione sull’attentato con i suoi ministri e i vertici della sicurezza.
Tweet shock: magari gli israeliani feriti fossero tutti morti. “Magari gli israeliani feriti fossero tutti morti”. Polemiche per il presunto tweet pubblicato dopo l’attacco kamikaze a Istanbul, e poi cancellato, da Irem Aktas, membro di una sezione femminile locale del partito Akp del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Verifiche sono in corso sull’autenticità del messaggio. Il caso è già rimbalzato sui media israeliani.
Pkk condanna l’attacco: noi non colpiamo civili. Il Kck, organizzazione ombrello di gruppi curdi che include il Pkk, ha diffuso un comunicato per condannare l’attacco kamikaze di stamani: “Condanniamo gli attacchi contro i civili, noi non prendiamo di mira i civili”, si legge nella nota, diffusa dall’agenzia filo-curda Firat.