Ancora un attacco contro Medici senza frontiere. Stavolta a essere colpito con un missile è stato in Yemen un ospedale gestito dall’organizzazione non governativa internazionale. L’esplosione, secondo quanto ha precisato Medici senza frontiere sul proprio account uffciale di Twitter, è avvenuta nel distretto settentrionale di Razeh, nella provincia di Saada. Al momento si contano quattro vittime e una decina di feriti.
Il lancio del missile non è stato ancora rivendicato da nessun gruppo armato. Msf non ha potuto verificare se l’ospedale sia stato colpito da un raid della coalizione a guida saudita oppure da un razzo lanciato da terra.
Lo Yemen sta vivendo una situazione di instabilità interna dopo il colpo di Stato compiuto dai ribelli sciiti di etnia houthi. Le forze governative sostenute dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita stanno infatti cercando di riprendere il potere.
Non è la prima volta che le strutture di Medici senza frontiere finiscono per essere colpite dai bombardamenti dell’alleanza sunnita anti-houthi. Lo scorso 3 dicembre la coalizione aveva bombardato un ospedale dell’organizzazione a Taiz, ferendo nove persone. E a ottobre un altro ospedale era stato distrutto in un bombardamento sempre nella provincia di Saada.