Bataclan. Tutto è partito da un sms alle 21:42 del 13 novembre: “Siamo partiti, cominciamo”. Il destinatario del messaggio, che non è stato ancora identificato, si trovava in Belgio. La sua linea, attivata alle 22.24 del 12 novembre, è stata disattivata subito dopo quell’ultimo sms. In quasi 24 ore, il cellulare dal Belgio ha comunicato solo ed esclusivamente con il telefonino Samsung di uno dei terroristi che è stato poi ritrovato nella spazzatura: in tutto 25 messaggi. Poi nulla più. Secondo gli inquirenti gli attentati di Parigi sono stati coordinati a distanza da una persona rimasta in Belgio.
A rivelarlo i giornalisti sulla pagine di Le Monde, citando uno dei circa seimila verbali della procura antiterrorismo, in cui si parla di un “triplo coordinamento” gestito a distanza.
Anche Abdelhamid Abaaoud, l’organizzatore degli attacchi che era alla guida della Seat nera da cui sono partiti i colpi contro diversi bar e ristoranti, per tutta la serata del 13 novembre è stato in costante contatto con un altro numero di cellulare belga, che secondo le verifiche degli inquirenti si trovava nello stesso posto di quello che ha ricevuto il primo sms. Anche questo secondo numero ha cessato ogni attivita’ dopo gli attentati.