Alla conferenza di Roma sulla Libia è emerso “un sostegno unanime alla firma dell’accordo” sul governo di unità nazionale “la prossima settimana”, il 16 dicembre. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a conclusione della riunione alla Farnesina che ha co-presieduto con il segretario di Stato americano John Kerry, sottolineando come il fattore “tempo sia fondamentale, dobbiamo accelerare la soluzione della crisi libica, di fronte alla minaccia del terrorismo”. Kerry ha tenuto a ribadire: chi mina accordo pagherà. “C’è chi dentro e fuori la Libia lavora per far fallire l’accordo. Chi lo mina pagherà il prezzo”.
L’obiettivo dell’incontro di oggi è stato quello di ottenere il maggior consenso sul governo di unità nazionale in vista dell’accordo che dovrebbero firmare i rappresentanti dei due Parlamenti libici rivali, quello di Tripoli sostenuto dalle milizie islamiche e i Fratelli Musulmani, e quello esiliato per motivi di sicurezza a Tobruk e riconosciuto dalla comunità internazionale.
“Il passo compiuto oggi”, con il sostegno “unanime dei principali players internazionali, se verrà seguito con coerenza dall’impegno di tutti, può essere un punto di svolta per una situazione di crisi che si trascina da troppo tempo” ha sottolineato il titolare della Farnesina a conclusione della conferenza ministeriale sulla Libia.
Kerry, grazie all’Italia per la sua leadership. “L’Italia è la prima a dover gestire questo impegno in Libia e siamo grati a Roma per la sua leadership e le sue conoscenze”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry in una conferenza stampa. Ha aggiunto: “Non possiamo permettere che la situazione resti quella che è oggi, è pericoloso per tutti”.
C’è piano sicurezza per nuovo governo a Tripoli. “C’è un piano per garantire l’insediamento del nuovo governo libico a Tripoli” soprattutto sul fronte della sicurezza, ha specificato Kerry. “È quello che vogliono i libici”, ha aggiunto.
Francia, governo di unità una priorità assoluta. La nascita del governo unitario in Libia “è una priorità assoluta” nell’interesse della stabilita’ della regione e della sicurezza globale. Lo ha detto il segretario di Stato francese per gli Affari europei, Harlem Desir, a margine della Conferenza di Roma sulla Libia. Dall’incontro, ha aggiunto, “arriverà un consenso unanime al piano Onu” che prevede la firma dell’intesa sul nuovo esecutivo il prossimo 16 dicembre. “Kobler ci ha confermato che mercoledì l’accordo verrà siglato dalle parti”, ha detto Desir.
Kobler, il popolo libico non vuole piu’ divisioni. “Vi è consenso da parte della popolazione libica perche’ si ponga fine alle divisioni, e sono stato colpito dalla coesione e dal coraggio dei membri del dialogo politico” venuti qui a Roma: “Rappresentano la voce del popolo libico”. Lo ha detto l’inviato Onu Martin Kobler alla Conferenza sulla Libia alla Farnesina.