Hollande: la politica d'accoglienza ai rifugiati continua come deciso

Il presidente francese: anche i rifugiati sono vittime degli autori delle stragi del 13 novembre. Ha chiesto di non confonderli con i terroristi

Hollande: la politica d'accoglienza ai rifugiati continua come deciso
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18 Novembre 2015 - 18.05


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L’accoglienza ai rifugiati in Francia va avanti così come era già stato deciso. Gli attacchi terroristici del 13 novembre, dunque, non cambiamo la politica sui richiedenti asilo. La conferma è arrivata direttamente dal presidente francese François Hollande, che ieri insieme al ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, ha incontrato i prefetti. Ne dà notizia il quotidiano Le Monde.

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Secondo il giornale, la riunione, che era già stata prevista prima degli attacchi, si è svolta nella serata di ieri. L’ordine del giorno, che inizialmente doveva riguardare le diverse forme di accoglienza, il tema del ricollocamento dei rifugiati siriani e il tentativo di sgomberare la cosdiddetta “jungle” di Calais è stato modificato, alla luce degli ultimi avvenimenti. Il Capo di Stato e il ministro dell’Interno sono intervenuti in apertura, per parlare delle misure prevista dallo stato di emergenza.

Hollande ha però ricordato che la politica di accoglienza nel paese continuerà, così come precedentemente stabilito. E ha sottolineato che i rifugiati sono tra le vittime dirette dell’Isis, ricordando a tutti che bisogna lottare anche contro chi confonde terroristi e rifugiati. Inoltre, il presidente francese ha ribadito che ai rifugiati verranno fatti tutti i controlli necessari. Ai prefetti ha chiesto infine di perseguire chi incita all’odio. Il ministro dell’Interno Caseneuve ha aggiunto che servono 30mila posti per i rifugiati in Francia, da qui al 2016, una ricerca che oggi si fa particolarmente difficile.

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