Sono almeno due le vittime del terremoto che ha scosso la Grecia occidentale, provocando anche ingenti danni materiali. Secondo il Geological Survey degli Stati Uniti (USGC), il sisma registrato è stato di magnitudo 6.5 sulla scala Richter, 6.1 secondo l’Istituto di geodinamica di Atene. L’epicentro è stato localizzato a 10 chilometri di profondità, pochi chilometri a nordovest dell’isola di Lefkada. La scossa è stata avvertita distintamente anche ad Atene, a 385 chilometri di distanza.
Proprio sull’isola si sono registrate le due vittime, una donna anziana uccisa a causa di un crollo nel villaggio di Athani e un’altra donna di 60 anni rimasta schiacciata da un masso che ha sfondato la sua abitazione a Ponti Vassilikis. Una decina le persone rimaste ferite.
Danni alla rete stradale dell’isola a causa di frane e, per precauzione, oltre alle scuole di Lefkada sono state chiuse anche quelle di Cefalonia.
Nessun maremoto in Italia. Dopo la scossa il centro di allerta tsunami dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, sulla base delle valutazioni dei parametri sismici registrati, ha inviato al dipartimento della Protezione civile un messaggio contenente la valutazione di “non previsione di arrivo sulle coste italiane di un’onda di maremoto tale da creare danni”.
La Protezione civile, “per verificare comunque la situazione”, è stato costantemente in contatto con il comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, con le sale operative delle regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia che hanno ricevuto numerose telefonate da parte dei cittadini che hanno chiaramente avvertito il terremoto.
“Le verifiche effettuate – riferisce in una nota la Protezione civile – hanno segnalato solo la registrazione di un’onda di maremoto di altezza massima di 10 centimetri all’interno del porto di Crotone che non ha provocato alcun effetto”.