Sessanta secondi per elaborare il lutto di un’intera nazione ferita dal terrorismo. Un silenzio commovente seguito da un tiepido appalauso. Mentre qualcuno ha iniziato ad intonare la marsigliese. Proprio [url”come nella notte della strage”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=81271&typeb=0&i-francesi-cantano-la-marsigliese-contro-l-orrore[/url] di Parigi.
L’Italia. Un silenzio a cui ha aderito anche l’Italia. In una nota sul sito di Palazzo Chigi si legge che “il governo italiano partecipa all’iniziativa europea per il rispetto, a mezzogiorno, di un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Parigi”.
Anche Poste italiane ha aderito all’inziativa per “ribadire la vicinanza al territorio e alle persone” così dalle ore 12 i portalettere e i dipendenti degli uffici postali hanno osservato un minuto di raccoglimento per condannare il grave atto terroristico che ha colpito la Francia e l’Europa intera.
In tutte le università italiane è stato rispettato il minuto di silenzio, come spiega un comunicato della Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, invitando “tutti i cittadini a unirsi a noi, in segno di fratellanza e di lutto” .
“Questo silenzio – dicono i rettori italiani – sarà la voce della nostra condanna e della nostra determinazione a non farci intimorire”.