Iran, Rohani: rispetteremo il patto nucleare
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Iran, Rohani: rispetteremo il patto nucleare

Il presidente dell'Iran: Teheran è pronta per una nuova era. E sulla Siria: non c'è soluzione militare, ma politica.

Il presidente dell'Iran Hassan Rohani
Il presidente dell'Iran Hassan Rohani
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12 Novembre 2015 - 09.35


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Parla in un’intervista il presidente dell’Iran Hassan Rohani. Da sabato sarà a Roma per la “prima visita all’estero dopo la firma dell’accordo nucleare”. Una visita importante, dunque, e simbolica. Tanto che il presidente nell’intervista al Corriere della sera ha detto: “Consideriamo il vostro Paese un amico in Europa. Spero che il mio viaggio apra una nuova fase nei nostri rapporti”. Rohani ha assicurato che Teheran “rispetterà i suoi obblighi simultaneamente alle azioni dell’altro campo” e, aggiunge, se applicato bene, l’accordo “getterà le basi per minori tensioni con gli Usa, creando le condizioni per aprire una nuova era”.

Nucleare. Il presidente ha poi precisato che “l’accordo nucleare è una cosa, i nostri rapporti con gli Stati Uniti un’altra. I problemi che abbiamo con loro sono di lunga data e cominciano con la vittoria della Rivoluzione islamica”.

Ma “i punti di frizione permangono: gli americani non rimuoveranno tutte le sanzioni, ma solo quelle collegate al programma nucleare”. “Ciò che conta sono i comportamenti e la chiave di questo ce l’hanno in mano gli americani. Se modificano le loro politiche, correggono gli errori commessi in questi 37 anni e si scusano col popolo iraniano, la situazione cambierà e buone cose potranno accadere”.

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Siria. Sulla crisi siriana Rohani riconosce che “per la prima volta i grandi Paesi e quelli della mia regione sono allo stesso tavolo, e questo è in se’ un risultato importante”. Il presidente ha ammesso che il problema però è “assai complesso, non possiamo aspettarci che sia risolto in una sola tornata di negoziati, ma esiste una nuova opportunità. Crediamo che il problema siriano non abbia una soluzione militare, ma ci sarà una soluzione politica”. “Per noi in Siria l’importante è la lotta al terrorismo. Tutti i Paesi stanno combattendo contro l’Isis. Il ritorno della pace e della stabilità dovrebbe essere la priorità numero uno, in modo che i siriani possano ritornare alle proprie case e la Siria sia un Paese sicuro”. “L’Isis è una minaccia per l’intera regione e anche per altri, inclusa l’Unione Europea”.

In un’intervista a Europe1 e France2 Rohani ha sottolineato che “su Daesh sono tutti d’accordo. Daesh è un gruppo terrorista, come pure Al Qaeda e tutte le varie ramificazioni fuori dalla Siria. Non ci sono dubbi su ciò che è terrorismo, la definizione è chiara e noi siamo contro ogni forma di terrorismo”. E poi: “l’Iran ha detto piu’ volte che non riconosce la legittimità dello Stato attuale di Israele. E’ la ragione per cui non abbiamo relazioni diplomatiche”.

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