Isis: 7 mila combattenti dai paesi ex Urss

Prima della metà del 2015 c'erano fino a 80 mila persone nei ranghi dell'Isis, 50 mila di loro in Siria e 30 mila in Iraq

Isis: 7 mila combattenti dai paesi ex Urss
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10 Novembre 2015 - 14.07


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Il vice direttore dei servizi segreti russi (Fsb) Ievgheni Sisoiev ha fatto sapere che sono circa 7.000 i cittadini di Paesi dell’ex Urss che combattono nelle file dei jihadisti dell’Isis.

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“Prima della metà del 2015 – ha detto il numero due dei servizi di Mosca in una conferenza stampa a Sochi – c’erano fino a 80.000 persone nei ranghi dell’Isis, 50.000 di loro in Siria e 30.000 in Iraq, compresi 30.000 stranieri. Circa 7.000 di loro – ha spiegato Sisoiev – provenivano da paesi dell’ex Urss, inclusa la Russia”.

Kamikaze contro talebani in Afghanistan, due vittime – Intanto un kamikaze appartenente all’Isis si è scagliato in Afghanistan contro un convoglio in cui viaggiavano il governatore ombra ed il comandante militare dei talebani della provincia meridionale di Zabul, uccidendoli. Lo riferisce oggi il portale di notizie Khaama Press. L’attentato, si è appreso, è avvenuto nel distretto di Khak-i-Afghan dove i due gruppi si sono scontrati negli ultimi tre giorni con la morte di decine di combattenti di entrambe le parti.

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Zia Durani, portavoce della polizia nella vicina provincia di Kandahar, ha confermato il decesso sia del governatore ombra talebano, Mullah Mati, sia del comandante militare del movimento, Peer Agha. A quanto sembra i duri scontri vedono contrapposti i talebani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan presieduto dal Mullah Mansur e quelli dissidenti che fanno capo al Mullah Rasool e che sono appoggiati dall’Isis. Analisti locali hanno segnalato che e’ la prima volta che negli scontri fra fazioni armate, talebane e non, in territorio afghano viene fatto uso di kamikaze.

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