L’Akp, il partito di Recep Tayyip Erdogan si avvia a riconquistare la maggioranza assoluta. Dai primi risultati alla chiusura delle urne l’Akp è al 54%. I turchi chiamati alle urne sono 54 milioni. L’appuntamento elettorale arriva a soli 5 mesi di distanza dall’ulimo. Si è reso necessario dopo il voto del 7 giugno che ha visto il partito del presidente [url”perdere la maggioranza assoluta”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=74637&typeb=0&turchia-erdogan-senza-maggioranza[/url] per la prima volta dal 2002. Le trattative per un governo di coalizione sono fallite costringendo il presidente ad indire nuove elezioni per una maggioranza stabile.
I numeri. Con il 77% dei seggi scrutinati, l’Akp avrebbe il 50,9% dei suffragi. Dai primi dati il partito filo-curdo Hdp avrebbe ottenuto l’10,5%. Ancora sopra la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento. A questo punto dello spoglio, il partito socialdemocratico Chp sarebbe al 23,8%, mentre il nazionalista Mhp all’ 11,7%. Tutti i partiti di opposizione a Erdogan farebbero quindi registrare un calo. I dati, al momento, non sono exit poll né proiezioni.
Ma non è stato un voto semplice, anzi. Molte erano le tensioni alla vigilia del voto tra [url”brogli annunciati e violenze “]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=80690&typeb=0&turchia-al-voto-tra-brogli-annunciati-e-violenze[/url].
L’escalation di violenze nel Paese, dal [url”massacro di Suruc”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=76510&typeb=0&massacro-di-suruc-l-attentatrice-ha-18-anni[/url] in poi, e l’acutizzarsi della crisi nella vicina Siria, i [url”raid contro l’Isis e contro i curdi”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=76686&typeb=0&la-turchia-attacca-l-isis-e-colpisce-i-curdi[/url], hanno reso il voto ancora più cruciale ai fini della stabilità. Erdogan ha più volte ribadito la sua assoluta preferenza per un governo formato da un unico partito, facendo riferimento alle tensioni che hanno attraversato il Paese negli ultimi mesi ha ripetuto con insistenza che “l’instabilità” è il prezzo da pagare in caso i risultati siano gli stessi di 5 mesi fa e si rendesse necessaria una coalizione.