Gli anti-Assad contro i raid russi anti-Isis: hanno ucciso 45 civili

Colpita la regione di Jabal al-Akrad, alla periferia settentrionale di Lattakia. L'osservatorio siriano: il numero dei morti potrebbe aumentare.

Gli anti-Assad contro i raid russi anti-Isis: hanno ucciso 45 civili
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20 Ottobre 2015 - 11.52


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Sarebbe di 45 morti e 75 feriti il bilancio dei raid aerei russi su Jabal al-Akrad, alla periferia settentrionale di Lattakia, provincia costiera della Siria occidentale.

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A rendere noto il bilancio sono stati gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che tra le vittime si contano anche donne e bambini.

Il bilancio “è destinato a crescere a causa dei tanti dispersi sotto le macerie”, ha spiegato una nota degli attivisti.

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Tra le vittime, secondo le fonti, ci sarebbe anche un comandante dei ribelli moderati che fanno parte dell’Esercito libero siriano. L’uomo è stato identificato come il capo di stato maggiore della Prima divisione costiera, un gruppo armato dell’opposizione che si ritiene abbia ricevuto armi e rifornimenti dagli Stati Uniti.

L’intervento militare russo in Siria è iniziato lo scorso 30 settembre 2015: Mosca ha accolto la richiesta d’aiuto di Damasco formulata dal presidente Bashar al-Assad. L’obiettivo era quello di colpire lo Stato Islamico (Is) e il Fronte al-Nusra: l’opposizione però ha denunciato che i raid russi hanno preso di mira anche i ribelli che lottano da anni contro l’oppressione di Al-Assad e centinaia di civili.

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