Un ospedale di Medici senza frontiere è stato colpito in un bombardamento a Kunduz, in Afghanistan. La città è da giorni teatro di scontro tra le forze governative e i talebani. A colpire la struttura è stato, per errore, un attacco aereo della Nato. Dopo il bombardamento si iniziano a contare le vittime: tra i medici ci sono tre morti, mentre è ancora incerto il numero di pazienti che hanno perso la vita. Il bilancio ufficioso parla inoltre di almeno 30 persone ferite. Al momento del bombardamento nell’ospedale c’erano 105 pazienti con i loro famigliari e 80 membri dello staff nazionale e internazionale di Msf.
Kabul: nell’ospedale c’erano almeno 15 terroristi. Il ministero dell’Interno afghano ha spiegato che al momento del bombardamento nell’ospedale di Medici Senza Frontiere a Kunduz “si nascondevano 10-15 terroristi”. In una conferenza stampa a Kabul il portavoce del ministero, Siddiq Siddiqi, ha assicurato che “tutti i terroristi sono stati uccisi, ma fra le vittime ci sono stati anche dottori”. Siddiqi ha precisato che circa 80 membri dello staff dell’ospedale, fra cui 15 stranieri, sono stati portati in salvo.
Pentagono, indagine completa insieme a Kabul. “Stiamo cercando di determinare cosa sia successo esattamente e voglio esprimere il mio cordoglio alle persone colpite”. Così, il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, dopo i raid aerei Usa che hanno colpito l’ospedale Msf a Kunduz, in Afghanistan, provocando almeno 20 morti. “Un’indagine completa sui tragici fatti è in corso in coordinamento con il governo afghano”, ha aggiunto.
Ue: sincere condoglianze. “Sono profondamente scioccato nell’apprendere della morte di almeno nove membri dello staff di Msf nel bombardamento” di un ospedale a Kunduz. Così il Commissario Ue per l’Aiuto umanitario e la gestione delle crisi Christos Stylianides in una nota con cui la Commissione Ue “deplora le morti”, porgendo “sincere condoglianze”.
Talebani: attacco selvaggio. I talebani hanno condannato “il selvaggio attacco” in cui sono stati “martirizzati decine di medici, infermiere e pazienti”.
L’Emirato islamico dell’Afghanistan, ha spiegato il portavoce Zabihullah Mujahid, “condanna questo crimine americano”. Questo gesto mostra agli afghani e al mondo “la natura spietata ed ipocrita degli invasori e dei loro mercenari”.
Il comunicato di Medici senza frontiere. Il Centro traumi di Kunduz è stato colpito, hanno riferito Medici senza Frontiere in un comunicato, “durada nte un intenso bombardamento ed è rimasto gravemente danneggiato. Tre membri dello staff sono morti – e di altri 30 non si hanno notizie”.
“Il personale presente sta lavorando senza tregua per fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale dell’ospedale”, è stato scritto nel comunicato stampa ufficiale diramato dopo il bombardamento. “Siamo profondamente scioccati – è spiegato nella notafirmata dal direttore delle operazioni di MSF Bart Janssens – da questo attacco, dall’uccisione di membri del nostro staff e di pazienti e dai gravi danni inflitti alla sanità della città”.
“Non sappiamo ancora quale sia il bilancio delle vittime ma la nostra squadra medica sta fornendo l’aiuto di emergenza, curando i pazienti e il personale di MSF feriti e cercando di contare le persone decedute. Rivolgiamo un appello a tutte le parti a proteggere la sicurezza delle strutture mediche e del personale che vi lavora”.
Emergency: violenza inaccettabile “Bombardare un ospedale dove si curano i feriti è un atto di violenza inaccettabile”: Emergency ha commentato così la notizia dell’errore americano. “Un ospedale – è stato scritto sui social network – è un luogo di cura che come tale va tutelato e ciò è possibile solo se gli ospedali vengono rispettati da tutte le parti in conflitto, come previsto dalle convenzioni di Ginevra.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Medici Senza Frontiere e condanniamo fermamente l’attacco da parte delle forze Nato all’ospedale a Kunduz, in Afghanistan”.