Merkel-Hollande: ricollocare 120 mila profughi

Centinaia di persone ammassate sui binari. Entrano nei vagoni di un canvoglio fermo e diretto alla frontiera ovest.

Merkel-Hollande: ricollocare 120 mila profughi
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3 Settembre 2015 - 16.47


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Sono migliaia i migranti bloccati alla stazione di Budapest dal 1 settembre.La polizia ungherese ha riaperto la stazione ferroviaria internazionale, tagliando i cordoni, e i migranti ci riprovano ad assaltare i convogli ed invadendo la sala grande. La disperazione li ha portati ad occupare un treno fermo sui binari in direzione della frontiera ovest. Nonostante il blocco annunciato dalla direzione di tutti i treni internazionali. Molti si sono aggrappati alle porte dei vagoni.

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Il premier ungherese Viktor Orban dopo aver incontrato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz afferma: “i leader europei hanno dimostrato chiaramente di non essere in grado, di non avere la capacità di gestire la situazione”. Ha poi detto “è noto che tocca ai singoli Paesi controllare le frontiere esterne. E questo sta facendo l’Ungheria”. “Detto tra noi – ha proseguito Orban – il problema non è europeo, è un problema tedesco. Tutti vogliono andare in Germania. Nessuno vuole restare in Ungheria, Slovacchia o Estonia. Vogliono andare tutti in Germania”.

Intanto i leader europei… Iniziativa Merkel-Hollande sull’emergenza migranti. Dopo una telefonata tra il capo dello Stato e la cancelliera, l’Eliseo rende nota la decisione “di trasmettere fin da oggi proposte comuni per organizzare l’accoglienza di rifugiati e una ripartizione equa in Europa”. La proposta all’Europa è di un “meccanismo permanente e obbligatorio” di quote per i migranti, ha spiegato il presidente francese parlando con i giornalisti del suo colloquio telefonico con la cancelliera tedesca.

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Nell’elaborare la proposta per un meccanismo di ricollocamenti intra-Ue permanente, da attivare in situazioni di crisi, secondo quote obbligatorie, la Commissione Ue sta ragionando sulla possibilità di prevedere l’opt-out per i Paesi che non vogliono partecipare, ma accompagnato da sanzioni.

“E’ dovere dell’Europa dare una risposta unitaria, dare una risposta che parta dal diritto d’asilo europeo, da iniziative europee sull’accoglienza e gestione dell’emergenza, dal rimpatrio europeo, ma anche da una strategia globale che tenga insieme gli interventi fondamentali da fare nei paesi d’origine”, ha detto il premier Matteo Renzi.

“Una giusta ridistribuzione di 100mila profughi è ciò di cui abbiamo bisogno” in Europa, affinché “solidarietà non “suoni come un vuoto slogan”, così il presidente del consiglio Ue Donald Tusk durante una dichiarazione col premier ungherese Viktor Orban.

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La Commissione Ue ha intenzione di proporre 120mila ricollocamenti intra-Ue in aggiunta ai 40mila già pianificati per Italia e Grecia, includendo anche l’Ungheria. E’ quanto spiegano all’Ansa fonti europee.

La polizia ceca non scriverà più i numeri sulle braccia dei migranti. Lo ha comunicato una portavoce precisando che la pratica, adottata in una situazione caotica, serviva ad evitare che i bambini fossero separati dalle madri. I numeri verranno ora scritti su una fascia messa al polso.

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