L’ultima sortita di Silvio Berlusconi ( “il mio amico Putin mi ha offerto di prendere la cittadinanza russa e di diventare ministro dell’Economia”) può aver forse impressionato qualcuno in Italia, ma a Mosca e dintorni è stata accolta come una “boutade”: il Cremlino si guarda bene dal commentare la cosa, forse per non far fare brutta figura all’amico italiano, ma fra i vari commentatori politici il commento più bonario è quello che attribuisce la sortita a “cinque minuti di stupidità, che possono capitare a tutti”.
Berlusconi se n’era uscito con questa trovata durante una manifestazione politica di “Forza Italia”, dicendo ai suoi: “Pensate: in Italia io sono emarginato mentre Vladimir Putin mi dice che è pronto a darmi la cittadinanza russa ed a farmi e ottenere la guida del suo ministero dell’Economia…”. Ora, anche se è indubbiamente vero che i due uomini politici sono legati da forte amicizia e Putin ha ribadito la sua vicinanza personale all’ex premier italiano anche nel corso della sua recente visita all’EXPO di Milano, da qui ad offrirgli di guidare un ministero ce ne corre, anche se non sarebbe la prima volta che un famoso straniero riceve la cittadinanza russa: più di due anni fa, è accaduto all’attore francese Gerard Depardieu, ma una cosa è diventare “testimonial” un’altra fare l’uomo politico in un Paese come la Russia. Fra l’altro i giornali moscoviti fanno sommessamente notare a Berlusconi che la panzana avrebbe potuto essere studiata meglio: nel gabinetto di governo non esiste la posizione di “ministro dell’economia”.
La dichiarazione di Berlusconi è arrivata un mese dopo che lui e il presidente russo hanno trascorso un fine settimana nella regione siberiana di Altai, in una casa di vacanza, ed anche l’addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, cerca di non offendere il vecchio amico italiano ma tratta l’indiscrezione per quella che è, limitandosi a ricordare “l’amicizia di lunga data” tra i due.
“Berlusconi ed il presidente Putin sono sempre in contatto – spiega – stiamo parlando relazioni veramente amichevoli, ma in questo caso ciò che si intende è un supporto metaforico al signor Berlusconi che dunque deve essere considerato come tale, e non come formale offerta formale ad occupare una carica ufficiale “. E qui lo scherzo si conclude.
Fonte : Gazeta
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