La giustizia francese ha stabilito che Jean-Marie Le Pen “dovrà recuperare tutti i diritti inerenti alla sua qualità di aderente e possibilmente l’incarico di presidente onorario”. Significa che potrà ritornare nel suo ufficio, nella sede del partito da lui fondato nel 1972.
Il partito, ha subito fatto appello contro la decisione del tribunale. Ricordando che ormai, all’interno dell’Fn, è stata innescata la procedura per eliminare del tutto quella posizione di presidente onorario. Saranno gli aderenti al Front, che fanno parte del congresso, a deciderlo. E visto il predominio di Marine Le Pen il risultato di quel voto è dato come scontato.
I problemi erano sorti quando Jean-Marie Le Pen concesse un’intervista al giornale Rivarol, in cui rivalutava il maresciallo Pétain, capo della Francia che collaborò con i nazisti. Tutto questo a pochi giorni da altre dichiarazioni del patriarca, che ancora una volta definiva le camere a gas dove morirono milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale “un dettaglio della storia”.
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