Berlusconi: l'Occidente sbaglia a isolare la Russia

Silvio Berlusconi ha commentato l'assenza delle poltrone vuote alla parata militare: 'Sono l'emblema della nostra sconfitta'.

Silvio Berlusconi
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9 Maggio 2015 - 10.27


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“L’assenza dei leader occidentali alle celebrazioni a Mosca per il settantesimo anniversario della Seconda guerra mondiale è la dimostrazione di una miopia dell’Occidente. Quella tribuna sulla piazza Rossa, sulla quale di fianco a Putin siederanno il Presidente cinese, il Presidente indiano, gli altri leader dell’Asia, non certificherà l’isolamento della Russia, certificherà il fallimento dell’Occidente. Considero quelle poltrone vuote non una prova di forza, ma l’emblema di una nostra sconfitta”. Lo ha scritto Silvio Berlusconi in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera.

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“Nell’attuale scenario geo-politico l’Occidente ha di fronte due sfide, quella economica delle potenze emergenti dell’Asia e quella politica e militare dell’integralismo islamico. Per sostenere queste sfide – ha sottolineato Berlusconi – è fondamentale avere la Russia dalla nostra parte”.

“E’ vero – ha ammesso il leader di Fi -, con la Russia ci sono delle serie questioni aperte. Per esempio la crisi ucraina. Ma sono problemi che è ridicolo pensare di risolvere senza o contro Mosca. Anche perché in Ucraina coesistono due ragioni altrettanto legittime, quelle del governo di Kiev e quelle della popolazione di lingua, cultura e sentimenti russi. Si tratta di trovare un compromesso sostenibile fra queste ragioni, con Mosca e non contro Mosca”.

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Ha proseguito Berlusoni: “Siamo consapevoli delle ragioni dei Paesi baltici che hanno sofferto l’espansionismo sovietico. E’ ovvio che dobbiamo farci carico della loro sicurezza. Ma tale sicurezza si garantisce meglio con una Federazione Russa parte integrante dell’Europa e dell’Occidente, o con una Federazione Russa asiatica, isolata e conflittuale?”.

“E questo senza contare l’elevatissimo prezzo economico che le aziende italiane ed europee – ha concluso l’ex premier – stanno pagando per la recente adozione di una politica sanzionatoria che non ha portato alcun risultato concreto”.

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