Il Papa a Strasburgo: ridare dignità al lavoro
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Il Papa a Strasburgo: ridare dignità al lavoro

Papa Bergoglio a Strasburgo in un discorso a 360° ha ricordato all'Europa i valori e i principi che ispirarono i padri fondatori.

Il Papa a Strasburgo: ridare dignità al lavoro
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25 Novembre 2014 - 12.01


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Il papa durante il suo discorso al Parlamento Europeo a Strasburgo ha parlato di “Incoraggiamento”. Ha invogliato gli stati membri a “tornare alla ferma convinzione dei Padri fondatori dell’Unione europea, i quali desideravano un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace e la comunione fra tutti i popoli del continente”.

Ad aprire la plenaria del Parlamento europeo è stato il suo presidente Martin Schulz, che prima di dare la parola a papa Francesco e dopo aver ricordato che sono passati “26 anni dalla visita di Giovanni Paolo II, che tenne un discorso che fu una pietra miliare per la caduta del Muro”, ha ribadito che l’Unione europea e la chiesa hanno “sfide comuni” e condividono “valori come la tolleranza, il rispetto, l’uguaglianza, la solidarietà e la pace”.

I due si sono scambiati di doni. Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, il Pontefice ha firmato il libro d’oro del Parlamento europeo e ha ricevuto da Schulz l’edizione spagnola delle memorie di Jean Monnet.

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Il papa nel suo discorso ha esortato “a lavorare perché l’Europa riscopra la sua anima buona. Una storia bimillenaria – ha sottolineato – lega l’Europa e il cristianesimo”.

Francesco ha poi ricordato “Non possiamo qui non ricordare le numerose ingiustizie e persecuzioni che colpiscono quotidianamente le minoranze religiose, e particolarmente cristiane, in diverse parti del mondo. Comunità e persone – ha sottolineato – che si trovano ad essere oggetto di barbare violenze: cacciate dalle proprie case e patrie; vendute come schiave; uccise, decapitate, crocefisse e bruciate vive, sotto il silenzio vergognoso e complice di tanti”.

Non ha trascurato neppure i temi dell’immigrazione, ricordando al Parlamento europeo che le stragi che si consumano nel mediterraneo non devono lasciare indifferente il vecchio continente. “Sui barconi che giungono quotidianamente sulle coste europee ci sono uomini e donne che necessitano di accoglienza e di aiuto – ha sottolineato Bergoglio -. L’assenza di un sostegno reciproco all’interno dell’Unione Europea rischia di incentivare soluzioni particolaristiche al problema, che non tengono conto della dignità umana degli immigrati, favorendo il lavoro schiavo e continue tensioni sociali». L’Europa, ha proseguito, «sarà in grado di far fronte alle problematiche connesse all’immigrazione se saprà proporre con chiarezza la propria identità culturale e mettere in atto legislazioni adeguate che sappiano allo stesso tempo tutelare i diritti dei cittadini europei e garantire l’accoglienza dei migranti; se saprà adottare politiche corrette, coraggiose e concrete che aiutino i loro Paesi di origine nello sviluppo socio-politico e nel superamento dei conflitti interni – causa principale di tale fenomeno – invece delle politiche di interesse che aumentano e alimentano tali conflitti. È necessario – ha aggiunto – agire sulle cause e non solo sugli effetti”.

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Ha poi approfondito i temi economici interni agli stati. “È tempo di favorire le politiche di occupazione, ma soprattutto è necessario ridare dignità al lavoro, garantendo anche adeguate condizioni per il suo svolgimento.Ciò implica, da un lato – ha spiegato -, reperire nuovi modi per coniugare la flessibilità del mercato con le necessità di stabilità e certezza delle prospettive lavorative, indispensabili per lo sviluppo umano dei lavoratori”.

Bergoglio ha toccato anche i temi ambientali. “L’Europa è sempre stata in prima linea in un lodevole impegno a favore dell’ecologia. Questa nostra terra ha infatti bisogno di continue cure e attenzioni e ciascuno ha una personale responsabilità nel custodire il creato, prezioso dono che Dio ha messo nelle mani degli uomini”. Ha continuato “Rispettare l’ambiente significa però non solo limitarsi ad evitare di deturparlo, ma anche di utilizzarlo per il bene”.

Rispetto ai temi economici e sociali non poteva dimenticare il tema della famiglia. “La famiglia unita, fertile e indissolubile porta con se gli elementi fondamentali per dare speranza al futuro. Senza tale solidità si finisce per costruire sulla sabbia, con gravi conseguenze sociali”.

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