“L’approvazione della costruzione di 500 nuove unità abitative a Gerusalemme est, nel quartiere di Ramat Shlomo, rischia di compromettere gli sforzi che si stanno facendo per la ripresa del processo diplomatico”. E’ quanto ha affermato in una nota l’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, ricordando che “la comunità internazionale, a partire dall’Ue, è impegnata nel dare aiuto per la riabilitazione di Gaza e aiutare le parti a ricominciare il processo di pace, ma questa decisione rappresenta ancora un altro passo altamente dannoso che mina la prospettiva di una soluzione dei ‘due stati’ e pone seriamente la questione dell’impegno di Israele nei negoziati di pace con i palestinesi”.
Dal momento che le posizioni dell’Unione Europea, degli Stati membri e di molti altri membri della comunità internazionale, sulla questione degli insediamenti israeliani resta inascoltata, chiedo alle autorità israeliane di fare marcia indietro e mettere fine alla politica degli insediamenti a Gerusalemme est e in Cisgiordania”.
Ieri, nella prima intervista dal suo insediamento, quattro giorni fa, rilasciata ad alcune testate europee, Mogherini aveva annunciato la sua prossima missione, venerdì e sabato, a Gaza e Tel Aviv con l’obiettivo di “costruire il dialogo”, auspicando la nascita al più presto di uno Stato palestinese”.