Una cellula jahadista scoperta in Svizzera

Dopo gli attacchi sventati in Svezia, anche nella confederazione elvetica sale l'allerta per i rischi di un retrovia dei fondamentalisti islamici.

Combattenti Jihadisti
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7 Settembre 2014 - 11.57


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La Procura svizzera ha aperto un’inchiesta su quattro persone, che sono sospettate di appartenere a movimenti jihadisti, partiti dalla confederazione elvetica per combattere in Siria insieme a organizzazioni come lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato il Procuratore generale Michael Lauber in interviste pubblicate sui domenicali Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung. «In questi casi, cerchiamo di verificare le informazioni su persone sospettate di appoggiare un’organizzazione criminale e/o di finanziare un gruppo terroristico», ha detto Lauber.

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Cresce quindi anche in Svizzera l’attenzione e la preoccupazione per un possibile retrovia di fondamentalisti islamici, presente e pronto a compiere azioni di stampo terroristi nel Paese. In Europa queste organizzazioni sono attive ormai da anni e sono segnalate soprattutto in Inghilterra, Germania, Francia e Spagna. Con il crescente consenso dello stato islamico di Isis, si è risvegliata in molti paesi dell’Ue, l’attività di queste cellule integraliste ‘distaccate’ dal proprio Paese di origine, alimentato soprattutto dagli immigrati di seconda generazione.

Recentemente, ad esempio, [url”in Svezia sono stati sventati due attacchi terroristici”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=62183&typeb=0&Terrore-in-svezia-sventati-due-attacchi-di-estremisti-islamici[/url], pianificati da estremisti islamici, che sono di base nel vecchio continente.

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