Il conflitto a Gaza è iniziato da un mese con il bilancio di morti e feriti che non smette mai di aggiornarsi. Al momento ci sono circa 10mila feriti, di cui almeno 3mila sono bambini, con la metà degli ospedali della Striscia è danneggiato dalle bombe o inagibile. Sono gli ultimi dati resi noti dall’associazione dei medici stranieri in Italia, capofila di un’operazione di solidarietà. Da Roma è partito un container rosso, al suo interno 100 scatole di farmaci, attrezzature per le sale operatorie, protesi, antibiotici e garze. La sua destinazione è l’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, già bombardato, già diventato anche rifugio per gli sfollati, uno dei pochi ancora in funzione a Gaza.
La raccolta delle 100 scatole l’ha curata una rosa di associazioni, dalla Comunità araba in Italia, all’associazione Medici stranieri in Italia, alla Asl Roma F e qualcuno di loro ha inserito anche una scatola di soli giocattoli, per i bambini di Gaza che non sorridono più: 400 mila di loro soffrono di disturbi del sonno, agitazione e paure.
Il 15 agosto il container salperà dal porto di Napoli alla volta di Ashdod, a bordo della nave Angela. E’ solo la prima delle iniziative che l’Amsi intende realizzare in favore della popolazione palestinese, sottolineando la necessità di “aprire immediatamente un corridoio umanitario con Gaza – afferma Foad Aodi, presidente dell’Amsi – perché c’è un grande rischio di epidemie a causa dei corpi lasciati in strada”.
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