L'Unicef accusa: 245 bambini uccisi a Gaza
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L'Unicef accusa: 245 bambini uccisi a Gaza

Dopo più di venti giorni di conflitto senza tregua arriva il duro commento della Casa Bianca: condanna per gli attacchi alle scuole delle Nazioni Unite.

L'Unicef accusa: 245 bambini uccisi a Gaza
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31 Luglio 2014 - 16.24


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“Un’altra scuola a Gaza è stata attaccata, altri bambini sono stati uccisi in un conflitto in cui atti terribili come questo sono all’ordine del giorno”. Lo ha dichiarato Anthony Lake, direttore generale Unicef, che ha manifestato crescente preoccupazione per le sorti dei minori presenti nel territorio, vittime innocenti del conflitto.

“Da 23 giorni troppi bambini a Gaza convivono con la paura e la disperazione. I rubinetti sono asciutti e per le strade scorrono liquami, mentre gli operatori sanitari cercano di salvare vite umane con poca elettricità a disposizione e medicine insufficienti. Dall’inizio del conflitto almeno 245 bambini sono stati uccisi”. “Che speranza c’è – ha chiesto Lake – per questi bambini e per le loro società se gli adulti non sono più in grado di proteggerli? Che cosa imparano questi bambini su come comportarsi quando saranno adulti?”.

“Per il bene dei bambini”, il presidente ha esortato “tutte le parti in conflitto” perché tornino “al buon senso” per “consentire agli operatori umanitari di aiutare tutti quelli che hanno bisogno di aiuto, e accettare di porre fine agli attacchi. Adesso, prima che le vite di altri innocenti si spengano, anche del più innocente di tutti, il più piccolo”.

Colpita una parrocchia: la protesta dell’Argentina – “Il governo d’Israele è responsabile dell’integrita fisica del sacerdote argentino Jorge Hernandez e delle persone da lui assistite”: lo ha precisato la presidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kirchner, dopo il bombardamento da parte dell’esercito d’Israele, due giorni fa a Gaza, nella zona della parrocchia della Sacra Famiglia, della quale è responsabile il religioso.

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Su Twitter, la presidente ha precisato che “l’aggravamento di tali persone potrebbe avere serie conseguenze nei rapporti bilaterali” tra Argentina e Israele. Tramite una nota del ministero degli esteri, il governo argentino ha d’altra parte convocato l’ambasciatore d’Israele nel paese per chiedere garanzie sulla vita del sacerdote e delle persone delle quali il religioso è responsabile. Il ministero degli esteri ha espresso la propria preoccupazione “per la grave situazione nella quale si trova il sacerdote, responsabile di 30 bambini disabili, nove anziani e sei religiose a Gaza”.

Israele mobilita altri 16mila riservisti – Intanto l’esercito israeliano non molla la presa e ha mobilitato altri 16mila riservisti per le operazioni nella Striscia di Gaza, per un totale di 85mila effettivi della riserva: lo hanno reso noto fonti delle forze armate dello Stato ebraico. Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha deciso mercoledì all’unanimità di continuare le operazioni contro “gli obbiettivi terroristici” di Hamas e la demolizione dei tunnel fra la Striscia di Gaza e il territorio israeliano; una nuova riunione dl gabinetto è prevista per giovedì pomeriggio, secondo quanto reso noto dalla radio militare.

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Dopo i raid di ieri il bilancio aggiornato dei palestinesi uccisi a Gaza dal fuoco israeliano è di 1.336 vittime. Lo afferma l’agenzia di stampa al-Ray, vicina a Hamas. I feriti sono oltre 7.200. La agenzia Maan scrive che nella giornata di ieri i morti sono oltre 70.

Ancora feriti – Intanto, almeno quindici palestinesi rifugiatisi in una scuola dell’Onu nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, sono rimasti feriti in un raid aereo israeliano contro una vicina moschea: lo hanno reso noto fonti dei servizi di soccorso palestinesi.

Nello stesso campo profughi almeno 19 persone sono morte nel bombardamento di un’altra scuola gestita dall’Unhcr, utilizzata anche per accogliere la popolazione civile in fuga dai combattimenti; l’Onu ha denunciato una “grave violazione del diritto internazionale” mentre il Segretario generale Ban Ki-moon ha parlato di bombardamento “ingiustificabile”.

Raid contro il mercato – Ieri quindici persone sono state uccise e almeno altre 150 sono rimaste ferite in un altro raid contro un mercato di Shejaiya, nella periferia orientale della città di Gaza. Una nuova tragedia arrivata durante la “finestra umanitaria” che aveva annunciato l’esercito israeliano, tra le 17 e le 19 ora italiana. Le forze di difesa israeliane avevano tuttavia chiarito che la tregua non si applicava alle zone dove i suoi soldati “sono al momento impegnati in operazioni”.

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Attacco alla scuola dell’Onu: la condanna dalla Casa Bianca – La Casa Bianca ha condannato il bombardamento di una scuola Onu a Gaza e ha rinnovato l’appello per una tregua. “Stiamo estremamente preoccupati del fatto che migliaia di rifugiati interni esortati dall’esercito israeliano a lasciare le proprie case non siano al sicuro nelle strutture dell’Onu”, ha spiegato un portavoce. “Condanniamo anche chi nasconde armi nelle strutture delle Nazioni Unite”, ha aggiunto.

Continuano ad essere tese le relazioni tra Israele e l’amministrazione Obama. Dopo aver solo fatto filtrare l’irritazione per come Israele ha condannato la bozza di proposta di mediazione di John Kerry (descritta come filo-Hamas) per una tregua a Gaza, oggi il dipartimento di Stato esce allo scoperto bollando come “offensive ed assurde” le critiche israeliane al capo della diplomazia americana. Così la vice portavoce Marie Harf che ha ‘rinfacciato’ a Tel Aviv come gli Usa abbiano dato a Israele in questa occasione “un livello di sostegno che è stato, francamente, senza precedenti nella nostra storia, anche se siamo rimasti da soli”, a farlo ha aggiunto.

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