Gaza, Israele uccide altri 7 bambini
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Gaza, Israele uccide altri 7 bambini

Dopo la domenica di sangue a Sajaya, la settimana si apre con un nuovo raid aereo che fa strage di civili. Il bilancio delle vittime palestinesi sale a oltre 500.

Gaza, Israele uccide altri 7 bambini
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21 Luglio 2014 - 10.10


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Ancora sangue a Gaza. Dopo la giornata di ieri, in cui oltre 60 persone, tra cui 17 bambini, hanno perso la vita sotto una pioggia di bombe, nel quartiere Sajaya di Gaza City, oggi almeno 9 palestinesi, tra i quali sette bambini, sarebbero rimasti uccisi nel nuovo raid aereo israeliano a Rafah, nel sud della Striscia. Le vittime appartenevano tutte alla stessa famiglia, che risiedeva nella casa colpita dall’attacco.

I corpi di altri 16 palestinesi uccisi in un raid israeliano sono stati ritrovati stamattina tra le macerie di una casa vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia. Lo hanno reso noto i servizi di sicurezza locali. Salgono così a 501 le vittime palestinesi dall’inizio dell’offensiva israeliana.

Domenica di sangue – Quella appena passata è stata un’altra domenica di sangue nella Striscia. Oltre 100 palestinesi sono morti e sono segnalati più di 3mila feriti, dall’inizio del conflitto. L’evento più tragico è avvenuto a Sajaya, popoloso rione a ridosso di Gaza City, dove sotto i bombardamenti israeliani sono morti, secondo fonti locali, oltre 60 persone, di cui 17 bambini e 14 donne.

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La carneficina si è consumata proprio quando la Croce Rossa Internazionale ha chiesto ad Hamas e Israele una tregua umanitaria di almeno due ore per portare in salvo i feriti. Ma meno di un’ora dopo l’accordo, i combattimenti erano già ripresi. Secondo Ashraf al Qudra, portavoce dei servizi di pronto soccorso di Gaza, il bilancio delle vittime palestinesi nella giornata di ieri nella Striscia nell’ambito dell’offensiva israeliana è salito a 100. Gli israeliani accusano il movimento palestinese affermando di essere stati colpiti poco dopo l’inizio del cessate il fuoco e di aver ripreso per questo le operazioni di combattimento.

Israele ha intanto smentito ufficialmente, attraverso l’ambasciatore alle Nazioni unite Ron Prosor, la notizia del rapimento di un soldato israeliano, Shaul Aaron. L’annuncio era stato dato in una tv locale da Abu Obeida, portavoce delle brigate Ezzedin al Qassam, il braccio armato di Hamas. “Nessun soldato israeliano è stato rapito, queste voci sono false”, ha dichiarato Prosor rispondendo ai giornalisti a margine della riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza Onu sulla situazione a Gaza.

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