Aereo abbattuto: tra le vittime anche 80 bambini
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Aereo abbattuto: tra le vittime anche 80 bambini

Gli ispettori hanno rinvenuto la scatola nera tra i rottami del Boeing 777 della Malaysia Airlines precipitato in Ucraina. Le vittime sono 298, tra passeggeri ed equipaggio.

Aereo abbattuto: tra le vittime anche 80 bambini
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18 Luglio 2014 - 16.32


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Una delle scatole nere del del Boeing delle Malaysia Airlines colpito da un missile e precipitato ieri in Ucraina è stata ritrovata. Al momento non si sa ancora se si tratta dell’ apparecchio che registra le conversazioni dell’equipaggio o quello che contiene i dati di volo.

Il numero delle vittime della tragedia dell’aereo malese è salito nella notte da 295 a 298 perché in un primo momento non erano stati contati i bambini sotto i due anni, che sedevano in braccio ai genitori. A bordo c’erano anche 80 bambini, di cui 3 neonati.

Lutto per le vittime – Olanda in lutto per il disastro aereo, in cui hanno perso la vita 189 cittadini dei Paesi Bassi. Bandiere a mezz’asta in tutto il Paese e nelle ambasciate.

Le altre vittime sono 44 malesi, 27 australiani, 12 indonesiani, 9 britannici, 4 tedeschi, 4 belgi, 3 filippini, un canadese ed un neozelandese. Altre quattro persone sono in corso di identificazione.

Accesso senza limitazioni – I separatisti filorussi hanno dato il loro assenso all’accesso sicuro e senza limitazioni a ispettori internazionali sul luogo del disastro aereo. Lo ha annunciato l’Osce precisando che il contatto è avvenuto durante la videoconferenza del gruppo di contatto sull’Ucraina. Nel comunicato l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa precisa che l’accesso sarà assicurato sia “ad una commissione nazionale di inchiesta che comprenda investigatori internazionali” che a osservatori dell’Osce. I rappresentanti dei separatisti si sono anche impegnati a “chiudere la zona della catastrofe e a permettere alle autorità locali di cominciare i preparativi per il recupero dei corpi”. Inoltre si impegnano a “cooperare con le competenti autorità ucraine su tutte le questioni pratiche”.

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Verso l’Australia – Molti passeggeri del Boeing erano diretti in Australia, a Melbourne, per il convegno internazionale dell’Onu sull’Aids in programma dal 20 al 25 luglio. È stato il direttore dell’UnAids, il malese Michel Sidibe’, a twittare la notizia: “I miei pensieri e le mie preghiere vanno alle famiglie delle persone che sono morte tragicamente a bordo del volo MH17. Molti dei passeggeri erano in viaggio per il convegno AIDS2014 qui a Melbourne”, ha scritto Sidibe’ sul suo profilo Twitter.

Cameron: “I responsabili ne diano conto” – “Se, come sembra possibile, è stato abbattuto, allora i responsabili devono darne conto e non dobbiamo perdere tempo”, ha detto il primo ministro britannico, David Cameron.

La Russia minaccia: risponderemo a tiri ucraini – Mosca minaccia di rispondere in caso di tiri ucraini contro il suo territorio. Lo ha dichiarato alla Tv Rossia 24 il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov precisando che “come minimo, se è chiaro che si tratta di un atto deliberato, sono convinto che andrà distrutto il punto all’origine del tiro”.

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Il premier ucraino: i russi sono responsabili, processo a L’Aja – “I responsabili dell’abbattimento del Boeing malese sui cieli dell’Ucraina orientale devono essere giudicati alla Corte penale internazionale de L’Aja”. Lo ha detto il primo ministro ucraino, Arseni Iatseniuk, accusando i russi di aver commesso un “crimine internazionale”.

Il Papa costernato: “Prego per le vittime” – Il Pontefice, che “ha appreso con costernazione” la notizia della sciagura aerea, prega per le numerose vittime e fa appello alle parti in conflitto “per la pace e per un impegno a trovare soluzioni di dialogo”. Lo riferisce un comunicato della sala stampa vaticana.

Malaysia Airlines: “Il Boeing era a posto” – Il vicepresidente della Malaysia Airlines in Europa Huib Gorter ha detto che il Boeing precipitato in Ucraina aveva effettuato l’ultimo controllo l’11 luglio ed era risultato a posto. In una conferenza stampa all’aeroporto di Amsterdam Gorter ha aggiunto che se le condizioni di sicurezza lo consentiranno si cercherà di venire incontro al desiderio dei familiari delle vittime che vorranno recarsi in Ucraina.

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Telefonata Merkel-Poroshenko: Kiev pronta alla tregua – Di fronte alla necessità di una tregua immediata sui due fronti, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha detto di essere come prima pronto ad accettarla. È quanto emerso da una telefonata fra Angela Merkel, Poroshenko, l’olandese Rutte e il polacco Tusk sugli sviluppi del conflitto ucraino dopo la precipitazione dell’aereo malese. Secondo una nota di Berlino, “c’è accordo sul fatto che la Russia dovrebbe usare la sua influenza sui separatisti in modo chiaro ed efficace perché la pace abbia una chance”.

Napolitano: “Fare presto piena luce”

“L’Italia è vicina a quanti sono stati colpiti dalla terribile sciagura, nella speranza che attraverso un convinto, leale e trasparente sforzo di collaborazione tra tutte le parti coinvolte, possa essere al più presto fatta piena luce sull’accaduto”. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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