Lieberman contro la tregua: Israele prenda Gaza
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Lieberman contro la tregua: Israele prenda Gaza

Il ministro degli Esteri israeliano invita il suo Paese a non esitare. 'Un cessate il fuoco sarebbe solo un accordo implicito per dare carta bianca a Hamas'.

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15 Luglio 2014 - 16.05


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Dopo otto giorni giorni di incessanti raid aerei, nonostante le pressioni della diplomazia internazionale Hamas ha deciso di infrangere il “cessate il fuoco” e ha continuato a bombardare lo Stato ebraico. Il governo israeliano aveva accettato la proposta egiziana di mediazione ma altrettanto non ha fatto, almeno formalmente, il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedine al Qassam, che l’hanno definita “una resa” e hanno minacciato di intensificare le loro operazioni contro Israele. Per questo Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che continuerà con l’offensiva.

Tra gli uomini dell’esecutivo israeliano a votare contro la proposta di tregua, secondo quanto riferisce Ynetnews.com, sono stati il ministro degli Esteri e capo del partito di destra ultraconservatore, Avigdor Lieberman, e il ministro dell’Economia e capo della formazione religiosa nazionalista “Focolare ebraico”, Naftali Bennett. Il falco dell’amministrazione Netanyahu ha invitato ad andare fino in fondo, fino alla conquista di Gaza stessa. “Israele deve andare fino in fondo – ha detto il ministro degli Esteri citato da Haaretz – un cessate il fuoco è un tacito accordo sul fatto che Hamas continuerebbe a rafforzarsi”. L’operazione “Protective Edge”, lanciata la scorsa settimana da Israele sulla Striscia di Gaza, deve terminare con “il pieno controllo” delle forze armate israeliane sull’enclave palestinese, ha detto Lieberman.

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Intanto, dal governo di Gaza arriva il drammatico bilancio aggiornato delle vittime dell’operazione militare: 189 morti e 1.400 feriti.

Tutto pronto per l’invasione – Lieberman è stato chiaro e l’invasione di Gaza ormai sembra sempre più vicina. La Casa Bianca era intervenuta ieri per la prima volta per intimare all’alleato israeliano di non procedere alla grande invasione, per cui ha ammassato al confine 40.000 soldati e decine di carri armati.

Intanto le Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad Islamica, hanno riferito all’emittente al-Arabiya di essere entrate in contatto con soldati israeliani penetrati nei territori e di aver causato “perdite” tra le truppe speciali di Tel Aviv. Il portavoce militare Moti Almoz ha spiegato che intanto le forze armate si stanno preparando per le “prossime fasi” dell’operazione. Presumibilmente l’invasione di terra della Striscia di Gaza per la quale, aveva dichiarato il comandante dell’esercito israeliano, generale Benny Gantz, i suoi uomini sono pronti, se necessario.

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