E’ una svolta che non fa ben sperare, quella avvenuta ai vertici della televisione pubblica ucraina. Perché la tanto osannata rivolta contro il governo del deposto presidente Yanukovich per ora sta avendo come conseguenza solo il passaggio da un sistema di potere all’altro, senza troppi cambiamenti. Con l’aggiunta che questo puzza pure di neonazismo.
Il governo di Kiev ha, infatti, nominato direttore generale dell’azienda televisiva statale (Ntcu) un giornalista vicino al potere emerso dalla rivolta di Maidan, Zurab Alassania. Uno di loro, insomma, per sostituire Oleksandr Panteleimoniv, direttore dall’anno scorso e accusato di essere legato al Ianukovich. Il suo nome era saltato fuori qualche giorno fa quando era stato aggredito e brutalmente pestato da un gruppo di deputati del partito nazionalista Svoboda, di estrema destra, che avevano fatto irruzione nella sede della televisione, costringendolo a firmare una lettera di dimissioni.
Alassania è direttore e fondatore della testata online MediaPort, di Kharkiv, nella russofona Ucraina orientale, e nella stessa città ha diretto la tv e la radio pubbliche durante la presidenza del filo-occidentale Viktor Iushenko (2005-2010). È inoltre tra i fondatori della tv online Hromadske che ha trasmesso in diretta la rivolta antigovernativa di piazza Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) a Kiev.
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