Il Ku Klux Klan si rifà il trucco: non siamo violenti

Parla il leader dell'organizzazione Frank Ancona: non siamo razzisti. E poi aggiunge: non è odio voler mantenere la supremazia bianca. Discriminati per colpa di pochi.

Una recente immagine di un membro del Ku Klux Klan
Una recente immagine di un membro del Ku Klux Klan
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22 Marzo 2014 - 17.20


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Il Ku Klux Klan prova a ripulire la sua immagine. Un’impresa non facile visti l’origine e i trascorsi dell’organizzazione. Che a sentire il suo attuale leader, Frank Ancona, “è un’organizzazione cristiana non violenta”.
Il KKK sembra ora intenzionato a presentarsi come gruppo non razzista, anche se le spiegazioni sembrano poco convincenti. “Non odiamo la gente a causa della loro razza. Siamo un’organizzazione cristiana. Vogliamo preservare la razza bianca: non è odio voler mantenere la supremazia bianca” ha detto Ancona, contestando il comportamento di alcune persone che fanno parte dell’organizzazione, a causa dei quali tutti coloro che “vi aderiscono sono considerati assassini, picchiatori di neri e possibili terroristi. È completamente falso”. Il KKK è stato duramente criticato in Virginia negli ultimi mesi per la distribuzione, nei giardini delle case, di volantini dell’organizzazione con l’obiettivo di reclutare un maggior numero di iscritti: secondo Ancona, c’è stato un boom delle iscrizioni al KKK nel paese dal 2008.

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