Crimea: sequestrato il capo della marina di Kiev
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Crimea: sequestrato il capo della marina di Kiev

Il comandante era intervenuto dopo l'attacco di stamattina alla base di Sebastopoli. E' stato portato via dai servizi segreti di Mosca. Nuovo assalto a una base nell'Ovest.

Crimea: sequestrato il capo della marina di Kiev
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19 Marzo 2014 - 15.11


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Soffiano ancora venti di guerra in Crimea. Dopo i due morti di ieri, oggi l’attacco di alcune centinaia di manifestanti filo russi nella sede dello stato maggiore della marina militare ucraina a Sebastopoli, dove è stata ammainata la bandiera ucraina e issate quella russa e quella di Sant’Andrea. Sul posto sono intervenuti i vertici della marina militare ucraina e poco fa il comandante, Serghiei Gaiduk, è stato portato via da agenti dell’Fsb, i servizi segreti russi. Gaiduk avrebbe lasciato la base su un’auto nera con vetri oscurati.

Nuovo assalto – Una base militare ucraina nell’ovest della Crimea è stata assaltata da soldati russi, secondo quanto riferito dal portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Vladislav Seleznev. I militari hanno sfondato con un trattore il cancello a una base della Marina militare ucraina a Novoozerne e si sarebbero poi fermati trovandosi di fronte militari ucraini armati.

L’ok della Corte Costituzionale – Questa mattina è arrivato il via libera della Corte Costituzionale russa sull’annessione della Crimea. L’accordo è “conforme alla costituzione russa”, ha detto il presidente della corte costituzionale Valeri Zorkin, dopo l’esame dell’accordo da parte della stessa Corte.

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Manovre militari – Intanto sono partite le esercitazioni di tiro nel territorio di otto regioni russe, compreso il poligono vicino a Novorossisk, che confina con la Crimea. Oltre cinquemila gli artiglieri delle truppe aviotrasportate che parteciperanno alle manovre, che dureranno da 45 giorni a due mesi. È previsto l’uso di oltre mille mezzi militari, tra blindati e pezzi di artiglieria.

Sanzioni anche dall’Australia – E dopo le sanzioni di Ue e Usa, sono arrivate anche quelle dell’Australia. Sanzioni finanziarie e divieti di viaggio contro una dozzina di individui russi e ucraini che hanno avuto un ruolo nelle azioni della Russia per annettere la Crimea sono state annunciate in Parlamento dal ministro degli Esteri, Julie Bishop, secondo la quele il referendum in Crimea non può formare una base legittima per separarla dal resto dell’Ucraina. “L’Australia prende questa iniziativa in segno di solidarietà e di sostegno per un ordine internazionale basato sulle regole”, ha detto Bishop, sottolineando che l’azione australiana è in linea con quelle dell’Unione Europea e del Canada.

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Svizzera: sospesi negoziati di libero scambio con la Russia – La Svizzera ha deciso di sospendere i negoziati di libero scambio con la Russia a seguito degli ultimi sviluppi in Crimea con la decisione di Mosca di annettersi il paese. Lo ha detto il ministro elvetico dell’Economia, Johann Schneider-Ammann, parlando all’emittente radiofonica Srf. «La ragione è la difficile situazione in Crimea – ha detto – non possiamo certo fingere che non sia successo nulla».

«Gli accordi di libero-commercio sono importanti – ha aggiunto – il mercato russo è importante e il mercato dell’unione doganale è importante, ma non a qualsiasi prezzo. Abbiamo pertanto deciso di sospendere i negoziati in modo da poter essere in grado di negoziare in circostanze più sicure». La Svizzera presiede peraltro al momento l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) e in tale funzione ha bollato la decisione russa di annettersi la Crimea come una grave violazione del diritto internazionale.

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