Caos in Egitto: 50 morti negli scontri
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Caos in Egitto: 50 morti negli scontri

Le forze di sicurezza informano di aver arrestato, negli utlimi due giorni, circa 1079 manifestanti. Continuano gli attacchi: a Suez 4 feriti.

Caos in Egitto: 50 morti negli scontri
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26 Gennaio 2014 - 10.18


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Sale a 50 il bilancio, ancora provvisorio, dei morti negli scontri scatenatisi in Egitto in concomitanza con il terzo anniversario della rivoluzione e della destituzione di Hosni Mubarak. Lo rende noto il governo. Tensione altissima a Giza, vicino a Il Cairo, dove i dimostranti denunciano “un vero e proprio massacro”. Intanto le forze di sicurezza informano di aver arrestato, negli utlimi due giorni, circa 1079 manifestanti. Dal 3 luglio scorso sono stati uccisi oltre mille ativisti pro-Morsi.

Nei pressi di Alf-masqan, a Giza, almeno almeno quindici persone hanno perso la vita, hanno riferito fonti della sicurezza mentre attivisti pro-Morsi parlando di “massacro con proiettili che arrivano da tutte le parti”. Altri due morti si registrano a Helwan, a sud del Cairo, due a Minya, nell’Alto Egitto, e altri nel resto del Paese.

Quattro reclute, invece, sono rimaste ferite nell’attacco contro la sede della sicurezza a Suez. Uomini armati hanno aperto il fuoco, sparando un razzo rpg contro l’installazione.

Domenica parlerà il presidente Mansour – Il portavoce della presidenza ad interim egiziana ha annunciato per domenica un “importante discorso” del capo di Stato provvisorio, Adly Mansour. Mistero sul contenuto: da giorni è atteso un suo intervento per rendere nota la ratifica della nuova Costituzione e indire le elezioni presidenziali e quelle politiche, seconda fase della road map dopo la destituzione di Morsi.

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