La delicata vicenda internazionale che vede al centro due marò italiani sta creando difficoltà non solo al governo italiano ma anche a quello indiano. “Come spesso accade un braccio del governo non sa cosa sta facendo l’altro” è l’accusa che arriva dal Times of India, il quotidiano più diffuso nel Paese. Nell’articolo dedicato al “pasticcio sulla vicenda dei due soldati della Marina italiana”, si critica la gestione del caso e le ripercussioni in ambito internazionale, paventando il fallimento della politica estera indiana.
A complicare le cose, scrive il giornale, la garanzia data il 22 marzo 2013 dal ministro degli Esteri Salman Khurshid sul fatto che il caso “non rientrava tra quelli puniti con la pena di morte” poi disattesa dal collega degli Interni, tanto che indiscrezioni parlano del possibile utilizzo del Sua Act, che prevede la pena capitale. Un comportamento che può mettere a rischio i rapporti con l’Unione europea. “Se insistiamo a trattare i due militari italiani come terroristi, cosa succederà quando invece ci troveremo con dei veri terroristi?” si chiede il Times of India.
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