Il tifone Haiyan devasta le Filippine: almeno 1200 morti
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Il tifone Haiyan devasta le Filippine: almeno 1200 morti

È allarme anche in Cina. Arrivano alla Croce Rossa i rapporti sul cataclisma. Il Papa su Twitter prega per i morti. Per alcuni meteorologi è il più potente della storia.

Il tifone Haiyan devasta le Filippine: almeno 1200 morti
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9 Novembre 2013 - 16.17


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Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime causate dal supertifone Haiyan (localmente si chiama Yolanda) nelle Filippine. I morti potrebbero essere oltre 1.200. Lo afferma la Croce Rossa, precisando di aver ricevuto rapporti sulle vittime a Tacloban e nella provincia di Samar. Gwendolyn Pang, segretario generale della Croce Rossa di Manila, riferisce che, “le squadre”, dell’organizzazione, “stimano di aver visto oltre 1.000 corpi galleggiare a Tacloban”, cui si aggiungono, “circa 200 vittime a Samar. La verifica è in corso”. Il super-tifone, per alcuni meteorologi, è il più potente della storia.

Il numero delle vittime “probabilmente aumenterà”, ha dichiarato un comandante dell’esercito del Paese, generale Roy Deveraturda, il quale ha spiegato di prevedere un aggravamento del bilancio dopo avere visto le fotografie della enorme devastazione causata dal tifone, che dopo aver colpito le Filippine si dirige verso il Vietnam.

Sarebbero oltre 700 mila gli sfollati, case distrutte e collegamenti interrotti dopo il devastante passaggio. Nella città di Tacloban (220 mila abitanti) si segnalano danni catastrofici, con “solo pochi edifici rimasti in piedi”. Quasi tutte le vittime dell’attuale bilancio sono morte qui, ma si teme che i numeri possano peggiorare di molto con il passare delle ore, man mano che filtreranno le notizie dalle zone colpite. “Quasi tutte le case sono state distrutte, molte sono danneggiate in modo irreparabile”, ha detto Rey Balido, un portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione dei disastri.

Si muove anche l’Italia – L’Unità di crisi della Farnesina, attraverso l’ambasciata d’Italia nelle Filippine, ha in corso verifiche sull’eventuale coinvolgimento di connazionali nel terribile tifone che ha colpito l’arcipelago. Verifiche rese difficili dalla complicata situazione delle comunicazioni nel paese con linee telefoniche e internet fuori uso in molte aree anche a causa degli esteri blackout, si fa notare sottolineando comunque che al momento – in base alle informazioni disponibili – non si ha notizia di stranieri coinvolti dal tifone.

Allarme anche in Cina – Dopo aver seminato morte e distruzione nell’arcipelago delle Filippine, il tifone Haiyan sta rapidamente arrivando sulle coste della Cina meridionale. Secondo i meteorologi cinesi, il tifone dovrebbe arrivare in nottata la provincia insulare di Hainan, per diventare il trentesimo e piu’ forte tifone dell’anno ad abbattersi sulle coste cinesi. Già stamattina, ad una velocità di 35 chilometri l’ora, il tifone è arrivato nelle acque del Mar Cinese Meridionale. Le autorità hanno richiamato in porto tutte le barche di pescatori, innalzando l’allarme per le onde da giallo ad arancione, il secondo livello di forza di un tifone subito dietro al livello rosso.

Il Papa prega via Twitter per le vittime – “Chiedo a tutti voi di unirvi a me nella preghiera per le vittime del tifone Haiyan-Yolanda, specialmente quelli nelle amate isole delle Filippine”. Lo scrive papa Francesco in un messaggio in inglese diffuso su Twitter. Il Santo Padre è stato messo al corrente della drammatica situazione che sta vivendo il Paese ed esprime la sua “vicinanza” alla popolazione, assicurando la sua preghiera per le vittime.

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