Accade in Arabia Saudita, nell’anno 2013. Udite udite: un giudice saudita, Salah Al Luhaydan, componente della Corte suprema del paese, ha presieduto la pubblicazione di un bizzarro rapporto scientifico: in questo documento, elaborato dal Consiglio Religioso, si sostiene che ritirare il divieto alle donne saudite di guidare da sole comporterebbe una serie di avvenimenti spiacevoli sia per gli uomini che per le donne: potrebbero diventare omosessuali o maniaci della pornografia. Nello stesso tempo in questo rapporto si sostiene che guidare l’auto potrebbe compromettere le ovaie e tutta la zona pelvica delle donne e consentire alle ragazze di condurre una macchina potrebbe avere come conseguenza la “perdita della verginità”.
Cosa altro c’è bisogno di aggiungere? Nulla. Senza parole.