L’amministrazione guidata da Barack Obama ha chiesto ufficialmente alla Corte suprema di abrogare la legge federale che definisce il matrimonio come unione tra un uomo e una donna. Secondo la Casa Bianca, la norma, promulgata negli anni novanta, viola il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, impedendo a migliaia di cittadini sposati legalmente nei singoli stati in cui attualmente è possibile, di godere degli stessi vantaggi delle coppie eterosessuali. La Corte esaminerà la richiesta il prossimo 26 marzo.
Al momento, in nove stati dell’Unione su 50 le coppie omosessuali possono sposarsi. Obama, con questo passo ufficiale, dà sostanza alle sue dichiarazioni favorevoli al matrimonio omosessuale, come ribadito solennemente anche nell’ultimo discorso di insediamento alla Casa Bianca. Recentemente anche alcuni autorevoli esponenti del Partito repubblicano all’opposizione si sono dichiarati favorevoli ai matrimoni gay, segno che negli Stati uniti i tempi per la fine delle discriminazioni di genere sono maturi.