Tunisia: è crisi di governo
Top

Tunisia: è crisi di governo

Il partito del presidente della Repubblica ritira i suoi ministro. In Tunisia ora è crisi di governo. E la sola speranza è che passi la linea del premier. Altrimenti...

Tunisia: è crisi di governo
Preroll

Desk Modifica articolo

11 Febbraio 2013 - 09.59


ATF

In Tunisia il Presidente della Repubblica, Marzouk, ha deciso di ritirare la delegazione del suo partito, laico, dal governo a larga predominanza islamica. Ora dunque la crisi di governo è un fatto.

Resta sul campo la proposta del premier in carica, Hamadi Jebali, di formare un governo di tecnocrati. Proposta che il suo partito, Ennahda, respinge. Ennahda afferma di ritenere fondamentale il governo politico di questa fase di transizione, nella quale deve essere varata la nuova Costituzione. Ma dopo il gravissimo assassinio politico che ha sconvolto la Tunisia questa prospettiva è chiaramente insostenibile, visto che mezza Tunisia, se non di più, ritiene Ennahda direttamente responsabile dell’assassinio del leader dell’opposizione.

Dunque il premier Jebali sfida l’establishment del suo partito, convinto di essere nel giusto proponendosi come guida di un esecutivo tecnico, con personalità super partes che possano offrirsi come garanti a tutto il paese. Forse la sua idea è la sola che possa salvare il Paese da un’ulteriore destabilizzazione, ma pochi sembrano disposti a scommettere sulla sua capacità di convincere i suoi compagni di partito.

Depone malissimo infatti la contromanifestazione che Ennahda ha organizzato dopo il grande corteo funebre che ha salutato il leader ucciso. Uu crimine orrendo e gravissimo. Durante quel corteo ovviamente gli islamisti sono stati duramente criticati, ma questo non è certo un motivo sufficiente per organizzare una contro-marcia. Pensate se la Dc avesse fatto la stessa cosa dopo i funerali di Togliatti…

In quella manifestazione c’è un richiamo aggressivo e prepotente, che dà l’idea di un partito che non rispetta la gravità dell’accaduto.

Arrivano giorni decisivi per la Tunisia, e la speranza sembra legata alla proposta Jebali.

Native

Articoli correlati