«Non è il momento di sanzioni per Israele». È questo il pensiero di Francois Hollande, espresso nel corso di una conferenza stampa congiunta con Mario Monti. «Non le vogliamo», ha detto il presidente francese, «siamo concentrati in un’opera di convincimento».
La Francia è stata capofila dei paesi europei che hanno votato “sì” all’avanzamento di status della Palestina e, una volta che Israele ha reagito congelando il trasferimento delle tasse ai palestinesi e deliberando nuove colonie a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, ha convocato l’ambasciatore israeliano a Parigi perché dia spiegazioni sulla misura decisa.
Poi il presidente francese ha spiegato: «A gennaio ci saranno le elezioni» e bisogna «fare il possibile» affinché avvengano «nel contesto migliore».
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