Il Nobel per la Letteratura lancia appello per la liberazione di Liu Xiaobo
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Il Nobel per la Letteratura lancia appello per la liberazione di Liu Xiaobo

Mo Yan chiede di fare tornare libero al più presto il Nobel per la Pace cinese, in carcere dal 2009 con l'accusa di sovversione per un testo in favore della democrazia.

Il Nobel per la Letteratura lancia appello per la liberazione di Liu Xiaobo
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12 Ottobre 2012 - 11.00


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Il Nobel per la letteratura, il cinese, Mo Yan fa appello per la liberazione «il più presto possibile» del premio Nobel per la pace 2010, il connazionale Liu Xiaobo. «Spero che possa riacquistare presto, quanto prima possibile, la sua libertà», ha detto Mo Yan, insignito ieri del Nobel per la letteratura. Liu Xiaobo, Nobel per la pace nel 2010, è in carcere in Cina dopo una condanna, nel 2009, a 11 anni di carcere per “sovversione”, per aver scritto un testo in favore dell’instaurazione della democrazia in Cina.

Mentre è dura la critica dei dissidenti cinesi per il conferimento del Nobel alla letteratura all’autore cinese Mo Yan. Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, per il dissidente Wei Jingsheng, che vive ormai da anni in esilio negli Stati Uniti, si sarebbe trattato di una «mossa fatta esclusivamente per compiacere il governo di Pechino». Aggiungendo che la Cina ha molti altri scrittori di talento, Wei ha affermato che la Commissione per il Nobel «ha scelto Mo Yan perché la sua elezione fosse più tollerata dal regime comunista». «Questo premio – ha detto ancora Wei – non è veramente basato sulle sue capacità di scrittore ma ha altri scopi e per questo non è degno di nota».

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Anche l’artista Ai Wei Wei, da anni nel mirino delle autorità cinesi, ha detto di essere «furioso» per la vittoria del premio da parte di Mo Yan. «Dare il premio a uno scrittore come lui – ha detto senza mezzi termini – è un insulto all’umanità e alla letteratura. E’ vergognoso che la Commissione abbia fatto una scelta del genere che tra l’altro non è all’altezza della qualità del premio negli anni precedenti».

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