Facebook, si sa, si presta a qualsiasi denuncia. Lo sa bene Suzy McLeod, una donna di 35 anni di Newbury, Regno Unito, mamma di due bambini, che ha dato voce alla sua rabbia proprio attraverso il social network. E il successo è stato assicurato. La donna aveva prenotato un volo Ryanair in data 15 agosto da Alicante a Bristol.
Una svista però le è costata cara: dopo aver acquistato i biglietti, fatto il check in online e aver pesato le valigie prima di partire per evitare sorprese, non ha stampato le cinque carte di imbarco. Il risultato? Sessanta euro a persona da pagare alla compagnia aerea, per un totale 300 euro.
Infuriata, la donna ha deciso di farla pagare cara anche alla compagnia aerea e ha condiviso la sua pessima esperienza di volo su Facebook raccontando tutto sulla FanPage di Ryanair:
“Avevo già fatto il check in online ma poichè non ho stampato le carte di imbarco mi avete fatto pagare 60 euro a persona. In totale 300 euro per un semplice pezzo di carta. Cliccate mi piace se pensate che sia un’assurdità.”
Un successone, perché sono state centinaia di migliaia le persone che hanno cliccato e sostenuto la mamma inglese.
La compagnia, dopo poco, ha cancellato il post di Suzy dalla sua pagina Facebook, rispondendo, tramite la stampa, alla cliente: “Com’è chiaramente delineato nei termini e nelle condizioni di volo che la signora ha accettato quando ha comprato il biglietto con noi – ha precisato il portavoce della compagnia Stephen McNamara – i passeggeri devono stampare la carta di imbarco e presentarla in aeroporto al momento della partenza. Se ciò non avviene, si paga l’extra”.
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