Le autorità di Hamas a Gaza hanno scarcerato ieri Hisham Sadini, uno dei fondatori e teorici del gruppo salafita Tawhid wal-Jihad, responsabile del sequestro e dell’assassinio dell’attivista e blogger italiano Vittorio Arrigoni. Lo hanno riferito fonti giornalistiche di Gaza.
Sadini fu arrestato dalle forze di sicurezza di Hamas nel marzo del 2011 e circa un mese dopo, il 13 aprile, allo scopo di ottenere la sua liberazione attraverso uno scambio, cinque giovani (quattro palestinesi e un giordano) sequestrarono Vittorio Arrigoni a Gaza city. Due giorni dopo però l’attivista italiano fu assassinato in circostanze che il processo in corso da quasi un anno davanti alla corte militare di Gaza city non ha ancora chiarito.
Tre responsabili del sequestro arrestati dalla polizia di Hamas (altri due rimasero uccisi in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza nel campo profughi di Nusseirat) e ora sotto processo, hanno dichiarato che l’italiano fu ucciso dal loro compagno giordano in un vano tentativo di fuga, quando la cellula si rese conto di essere stata individuata dalla polizia. Questa versione tuttavia non ha trovato una piena conferma durante il processo.
I sequestratori peraltro non tennero conto dell’appello alla liberazione di Vittorio Arrigoni lanciato proprio da Hesham Sadini, che pure era il loro capo spirituale. Il processo Arrigoni riprenderà il mese prossimo.
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