A Toronto, il 2 giugno, Jessica Redfield si era salvata. Era all’Eaton Shopping Center quando un uomo armato iniziò a sparare contro i clienti di un ristorante giapponese. Solo pochi minuti prima aveva deciso di non gustare il pesce crudo ma di ripiegare su un panino. Ieri invece non ce l’ha fatta. È la ragazza è una delle 12 persone che hanno perso la vita nella strage di Denver.
La madre ha invitato gli utenti a lasciare un ricordo della figlia usando l’hastag RIPJessica (#Rip Jessica, Riposa in pace, Jessica) .
Nell’ultimo post sul suo profilo di Twitter, Jessica aveva scritto: “Il film inizia tra 20 minuti”. Poi l’ingresso di James Holmes e la strage che ha spezzato la vita della giovane cronista sportiva appassionata di football.
Dopo l’attentato di giugno Jessica scrisse: “È stato il giorno che mi ha cambiato la mia vita” scrisse pochi giorni dopo sul suo blog. “Ho visto quanto è fragile la vita. Ho visto il terrore sul viso delle persone, ho visto cambiare le loro vite. Non possiamo sapere né quando né dove esaleremo l’ultimo respiro. Per un uomo è stato sabato 2 giugno in un’area di ristoro”.
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