Un ingegnere italiano è stato rapito lunedì nello Stato del Kwara, nel nord della Nigeria. La notizia è stata data dalla polizia indiana e confermata dalla Farnesina. Il sequestro sarebbero stato compiuto da uomini armati ancora non identificati. L’italiano è stato preso mentre stava monitorando un progetto di drenaggio di una strada avviato dal governo della Nigeria nel nord del Paese.
Il rapimento dell’uomo, di cui non sono state rese note le generalità, è avvenuto a Ilorin, capitale dello Stato del Kwara. I rapitori non si sono ancora messi in contatto con le autorità per avviare le pratiche del rilascio. «Il comando di polizia ha avviato un’indagine per liberare l’uomo rapito», ha detto il portavoce della polizia dello Stato del Kwara, Fabode Olufemi. Tutti i canali diplomatici sono stati attivati e l’unità di crisi della Farnesina è in contatto con le autorità ad Abujia. La famiglia del rapito è stata avvertita.
L’ingegnere italiano lavora presso la compagnia edile Borini Prono, che fa sapere dalla sede di Torino: «Siamo in contatto con le autorità e l’ambasciata italiana in Nigeria, e seguiamo con apprensione questa vicenda ma non chiedeteci altro. Maggiore sarà la riservatezza maggiori saranno le possibilità che questa storia si risolva al meglio». Uno dei titolari della società torinese, si è appreso, si è recato in Nigeria.