Questa mattina due potenti esplosioni nella zona sud di Damasco hanno causato almeno 55 morti e 372 feriti stando a quanto annunciato dalla tv di Stato siriana. Il bilancio potrebbe essere anche più grave. I residenti hanno raccontato che le forze di sicurezza hanno isolato le zone colpite e molte ambulanze stanno intervenendo. La televisione di Stato ha parlato di “esplosioni terroristiche” causate da due autobomba vicino all’intersezione Qazaz della circonvallazione meridionale della città. Tra i colpiti ci sarebbero diversi studenti.
Le scuole nelle vicinanze delle esplosioni hanno rimandato a casa i bambini per la giornata. Un residente ha raccontato che la polizia ha isolato il distretto di Kfar Souseh, che ospita un centro dell’intelligence militare, e che sono risuonati colpi d’arma da fuoco nell’aria. Moltissimi comunque i civili nella zona colpita, affollata a quell’ora del mattino di bambini diretti a scuola e di donne al mercato.
Secondo l’osservatorio per i diritti umani gli attacchi avevano come obiettivo un edificio della sicurezza del regime di Assad. Sul posto è arrivato anche il generale Roger Mood, capo degli osservatori delle Nazioni unite in Siria, uscito illeso da un altro attentato che ieri ha colpito il convoglio sul quale viaggiava.
Mentre la televisione di Stato parla di atti terroristici, gli attivisti attaccanoAssad. “Dietro questi attentati a Damasco c’è il regime siriano”, ha dichiarato all’emittente al-Arabiya Haytham al-Maleh, attivista politico e leader del Fronte d’Azione nazionale siriano, un gruppo di opposizione al presidente.