Colpo di stato in Mali, timori per Rossella Urru
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Colpo di stato in Mali, timori per Rossella Urru

Militari ribelli hanno destituito il presidente, sospeso la costituzione e occupato la tv di stato. Protestano per gli scarsi mezzi per combattere la rivolta dei Tuareg.

Colpo di stato in Mali, timori per Rossella Urru
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22 Marzo 2012 - 13.09


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In Mali un gruppo di militari ribelli ha compiuto un golpe e il presidente Amadou Toumani Touré sarebbe stato destituito. L’annuncio è stato dato questa mattina dal tenente Amadou Konare, che si definisce a capo della “Commissione per la ricostituzione della democrazia e per la restaurazione dello Stato”. I ribelli hanno occupato la tv e la radio di Stato (in fondo all’articolo il video), hanno sospeso le trasmissioni e hanno annunciato il coprifuoco nel Paese. I ribelli hanno anche sospeso, temporaneamente, la Costituzione. Il colpo di Stato sarebbe stato attuato per protesta contro il governo, colpevole, secondo i militari, di non equipaggiarli a sufficienza per combattere una ribellione di gruppi tuareg che va avanti da mesi nel Nord del paese.

Dalla parole di Konare si è saputo che l’esercito “ha messo fine al regime incompetente” di Touré ma che i militari ribelli non hanno intenzione di prendere il potere stabilmente ma solo in maniera temporanea: hanno promesso che si faranno da parte appena verrà eletto un presidente dal popolo. Le elezioni presidenziali sono previste tra poco più di un mese, il 29 aprile, ma ci sono molti dubbi sul loro svolgimento vista la situazione caotica di queste ultime ore in Mali.

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Attualmente il presidente Touré è in fuga e nessuno sa dove si trovi in questo momento. Parte dell’esercito si è ribelllata ieri contro di lui dopo la visita del ministro della Difesa, Sadio Gassama, in un campo militare di Kati che aveva lo scopo di rassicurare i soldati ma che ha prodotto esattamente l’effetto opposto, in quanto Gassama è dovuto scappare per evitare di essere linciato. I soldati (molto spesso giovani e inesperti) lamentano di non essere equipaggiati e assistiti a dovere per fronteggiare una ribellione di gruppi tuareg contro il governo centrale di Bamako nel nord del Paese, che va avanti da diversi mesi e che sinora ha provocato centinaia di morti. Sino a quel momento, il Mali era stato uno dei paesi più stabili dell’Africa Occidentale.

La vicenda del Mali interessa in maniera particolare l’Italia perché proprio in questo Paese era trapelata la notizia che Rossella Urru dovesse essere liberata qualche settimana fa. La cooperante italiana, che oggi compie trent’anni, è in mano ai rapitori, un gruppo terrorista vicino ad al Qaeda, da ormai 152 giorni.

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