Il vescovo locale accusa: Nigeria terra di nessuno
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Il vescovo locale accusa: Nigeria terra di nessuno

Monsignor Onayekan, vescovo di Abuja punta l'indice: i morti nigeriani non contano? Le armi scomparse dalla Libia chi le ha prese?

Il vescovo locale accusa: Nigeria terra di nessuno
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10 Marzo 2012 - 18.20


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Il vescovo di Abuja, parlando con Radio Vaticana, ha evidenziato tre grandi problemi. Cominciamo dalle parole estremamente accorte ma comunque significative sull’azione britannica.

“Non ci sono tante spiegazioni per quanto riguarda il tipo di collegamento tra il governo nigeriano e quello britannico. Sappiamo soltanto che l’operazione è stata compiuta congiuntamente con le nostre forze dell’ordine. Fino a questo punto, va bene. Ma se arriviamo al punto che Paesi stranieri si prendono la libertà di venire nel nostro Paese, anche se per venire a liberare i loro connazionali, il discorso cambia profondamente.”

Come è noto i fondamentalisti di Boko Haram si sono chiamati fuori, hanno detto che loro questa volta non c’entrano. Qui emerge una seconda riflessione molto interessante.

“Boko Haram ormai è diventato un nome generico per tante cose. Per ogni esplosione, ogni rapimento, ogni rapina si dice: Boko Haram, Boko Haram! Questo significa che chiunque commetta qualsiasi cosa, si dirà che è stato Boko Haram. In questo caso specifico, sembra si tratti di un gruppo completamente diverso da Boko Haram, anche se potrebbe avere la stessa area ideologico-religiosa. Non dobbiamo dimenticare che la zona di Birnin Kebbi, dove è avvenuto il rapimento, è alla frontiera con il Niger. Il Niger è un Paese vicino al Maghreb, e al Qaeda del Maghreb certamente può avere persone che agiscono in quella zona. Sappiamo per esempio che c’è lo stesso problema in Mali, al confine con il Niger: dopo tutta la confusione causata dalla caduta di Gheddafi, il problema della sicurezza per il nostro Paese non è stato ancora chiarito. Si sa che un grande quantitativo di armi di ogni tipo è sparito dalla Libia: chissà quante di queste armi finiscono nelle mani di questa gente!

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Finora, la zona di Birnin Kebbi è stata molto pacifica: non è stata una zona operativa di Boko Haram. Boko Haram opera principalmente nel Nord Est della Nigeria, mentre qui siamo nel Nord Ovest. E’ possibile che elementi di Boko Haram possano arrivare a Sokoto, ma mi sembra che l’ambiente non sia “accogliente” nei loro riguardi, a differenza del Nord Est. Tutto questo vuol dire che il nostro Paese è in pericolo in diverse zone delle nostre frontiere.”
Infine le parole più amare e forse più importanti. ” Non dobbiamo dimenticare che oggi si parla di un inglese e di un italiano, ma ogni giorno, da oltre un anno, centinaia e centinaia, anche migliaia di nigeriani sono stati uccisi da questa gente! Cerchiamo a modo nostro in ogni modo, non soltanto da un punto di vista della sicurezza, del controllo delle armi e della polizia, ma anche tramite l’aspetto politico e religioso di iniziare un dialogo che porti a risolvere questo modo di agire, che è totalmente contrario al modo di pensare dei nigeriani.”

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