Mezza Europa si accorge della Turchia

I successi economici della terapia Erdogan, la capacità di compiere scelte chiare e coraggiose, i progressi nel campo del rispetto dei diritti fanno gola al Vecchio continente.

Mezza Europa si accorge della Turchia
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redazione Modifica articolo

2 Dicembre 2011 - 14.56


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Undici ministri degli esteri europei hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera aperta, sulla Turchia. Di particolare interesse è la presenza tra i firmatari del capo della diplomazia tedesca, paese leader in passato del turco-scetticismo, tanto che un autorevole pensatore tedesco pochi mesi fa ha detto che i turchi sono geneticamente cretini. Beh… idee sue, sembra dire con un po’ di ritardo il capo della diplomazia del governo di Berlino, che ora insieme ai suoi colleghi del nord-europei e italiano ( manca la Francia – strano- e Grecia e Cipro- stranissimo) firma un documento che prende atto del ruolo strategico conquistato alla Turchia da Erdogan e dal suo ministro degli esteri, Davutoglu.

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Il documento sottolinea anche i successi economici della “terapia Erdogan”, la capacità di compiere scelte chiare e coraggiose nel Mediterraneo, i progressi registrati nel campo del rispetto dei diritti, dove si sottolinea che però c’è ancora da fare.

Questa mezza Europa finalmente si accorge che dare una prospettiva alla Turchia, una prospettiva, le serve, oltre a servire alla Turchia, e cerca di farlo, ammettendo però che al momento è alle prese con altro, cioè con la sopravvivenza. Ma domani…

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La lettera-documento è stata pubblicata con risalto dalla stampa turca, e un lettore ha commentato così: ”sono alle prese con la sopravvivenza e ci pregano di restare in naftalina. Se avessero scelto noi invece di Grecia e Cipro…” Saranno i vecchi asti tra turchi e greci, ma come stilettata non è male.

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