Putin canta e ride, la Russia risponde in rete
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Putin canta e ride, la Russia risponde in rete

Tutto in nome della patria e non solo per puro divertimento, come ad Arcore. Ma in nome di una nobile causa, almeno questo era l'intento.

Putin canta e ride, la Russia risponde in rete
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13 Luglio 2011 - 21.57


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di Maria Magarik

Giorni da protagonista per Vladimir Putin. Camminando per Mosca lo si può vedere in effige su grandi manifesti in versione agente segreto. Non il suo vecchio Kgb. Sui manifesti è il curioso “testimonial” di una campagna pubblicitaria che commercializza un video gioco ambientato a Mosca. La pubblicità gioca sulla somiglianza di Putin con Daniel Craig, l’attore britannico protagonista di “Agente 007 – casino Royal”.

Agente segreto e cantante, e questo mentre la Russia fa i conti con un altro lutto per una vecchia carretta calata a picco nel Volga con un centinaio di morti, tantissimi bambini.

Vladimir Putin e’ un jazz man niente male. Se ascoltate su you tube la versione mixata del brano “Blueberry hill” cantato dal leader del Cremlino non potrete avere alcun dubbio. Bisogna essere obiettivi. Anche perche’ Vladimir Valdimirovic cantante e’ stato applaudito dallo star system hollywoodiano e non solo, che in piedi lo applaudiva in quella gelida giornata pietroburghese di un anno fa durante un evento di beneficienza a favore dei bambini ucraini e russi malati di tumore, evento organizzato dalla fondazione “Federazia”.

Il pezzo del jazz amato da Armstrong, Miller, Led Zeppelin, questa volta cantato dal primo di ministro russo, spopola in una delle radio piu’ popolari di Mosca, Radio 7, che in questi giorni lo trasmette ogni ora. Sicuramente- statene certi – Vladimir in pochissimi giorni ha stracciato i successi musicali dell’amico italiano Silvio Berlusconi. Ad Arcore ad ascoltare – a giudicare dalle inchieste in corso – al massimo erano ragazze molto, molto compiacenti, anche con l’ospite versione cantante. Ad applaudire lo zar Vladimir c’erano invece Sharon Stone e Ornella Muti che per esserci non erano state pagate, anzi avevano pagato, per via della beneficenza. Scenario, un albergo di lusso in una serata da brivido, se volete anche per gli occhi di ghiaccio dell’ex numero uno del Kgb. E poi, quella sera, termometro giu’, a meno 30 gradi centigradi. Forse l’evento doveva “scongelare” i rapporti tesi tra la Russia e l’Occidente, dare un aiuto ai bambini che soffrono. E in una occasione simile, il primo ministro russo ne era uscito alla grande, come sempre. Tutto in nome della patria e non solo per puro divertimento, come ad Arcore, dove l’aggettivo “puro” appare stonato. Putin – compagnone, dunque, ma sempre vigile negli interessi della Grande madre Russia.

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E allora, perche’ si scatenano così tanto gli ascoltori della radio, il pubblico di You tube? Perche’ un fatto di costume cosi’ simpatico e politically correct non ha avuto effetto sul popolo russo come nella hit di qualche anno fa, cantato da una bionda e una mora dal titolo “Vogliamo sposare un uomo come Putin!”? Questa volta qualcosa e’ cambiato. Infatti, su You tube un uomo scrive: “Ragazzi, alle prossime elezioni voteremo il partito comunista di Ziuganov. Certo è poco presentabile, su con gli anni, ha poco appeal, ma almeno pensa ai problemi reali del Paese, alla popolazione sempre piu’ povera, senza diritti, colpita dalla crisi, dalla corruzione”.

Oggi il primo ministro canterino – dunque – viene sfidato apertamente da una delle stazioni radio piu’ popolari di Mosca. Una delle ragioni è perche pare che ai bambini malati di tumore da quella serata di beneficenza da migliaia di dollari non e’ arrivato neanche un rublo. Ha fatto scalpore nel Paese, dove per curarsi nelle strutture pubbliche – come dicono in Russia – bisogna “poggiare sulla mano” dei medici e degli infermieri un bel po’ di soldi, altrimenti muori. “Poggiare sulle mani”, naturalmente sta per mettere soldi nelle mani di chi può curarti. La denuncia è di una madre. Povera, aveva visto rifiutare il figlio colpito da un tumore da piu’ ospedali mentre l’associazione “Federazia” reclamizzava dai cartelloni pubblicitari straordinari risultati raggiunti grazie alla raccolta pubblica dei fondi nella lotta contro i tumori infantili. Presente ( e cantante ) Vladimir Putin. Dove sono andati a finire i soldi donati grazie all’invitante brano jazz cantato da Putin? Non si sa….Lo vogliono sapere i russi che adesso si sfogano in rete. Lo stabilira’ forse la Commissione speciale – che fin dai tempi sovietici viene creata ogni qual volta accade un gran disastro. Come per la tragedia della bara navigante “Bulgaria” o quella piccola dell’AN 24, l’aereo esploso in fase di decollo, sempre in questi giorni. “Lo stabilira’ la Commissione speciale…” come cantava Dmitrij Shevchuk, leader del gruppo rock DDT, nel brano dedicato alla castastrofe del sottomarino nucleare “Komsomolets”. Shevchuk e’ stato uno dei pochi in Russia ad alzarsi davanti a Putin e a migliaia di persone e chiedergli “Vladimir Vladimirovic, quando finira’ questa mancanza di libertà e lo strapotere dei servizi e della forze speciali? Il primo ministro bofonchiò qualcosa… “Lo stabilira’ la Commissione speciale:::”, fu il”bofonchiato” e imbarazzato rifugio del Putin canterino di oggi.

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