Papa Francesco ha una bronchite asmatica cronica: non è fuori pericolo

Il Papa continua a essere sotto stretta osservazione medica, con il professor Sergio Alfieri che ha fatto il punto sulla sua salute in un briefing al Gemelli, a una settimana dal ricovero.

Papa Francesco ha una bronchite asmatica cronica: non è fuori pericolo
Sergio Alfieri
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21 Febbraio 2025 - 18.54


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Il Papa continua a essere sotto stretta osservazione medica, con il professor Sergio Alfieri che ha fatto il punto sulla sua salute in un briefing al Gemelli, a una settimana dal ricovero. “Il Papa ha sempre voluto che dicessimo la verità, la sua è una malattia cronica e in questo momento non è fuori pericolo”, ha dichiarato Alfieri.

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Nonostante le condizioni delicate, il Pontefice mantiene il buonumore. “Il Papa è di buonumore e fa battute. L’altro giorno gli ho detto: ‘Buongiorno Santo Padre’. E lui mi ha risposto: ‘Buongiorno santo figlio. Tanto per dire”, ha raccontato Alfieri, ribadendo però la necessità di cautela: “Il Papa non è fuori pericolo”.

Ha poi aggiunto che, pur non essendo in pericolo di vita al momento, il Papa ha bisogno di cure costanti. “Adesso non è in pericolo di vita, oggi è andato in cappella a pregare”, ha spiegato, mentre i medici restano in attesa dei risultati delle nuove terapie. Tuttavia, non è ancora possibile fare previsioni sulla durata della degenza.

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Alfieri ha sottolineato la complessità della gestione della sua condizione: “Il Papa non è fuori pericolo, è un signore di 88 anni, cammina in carrozzina. Hanno instaurato una terapia ma non è sempre facile bilanciarle, non è un lavoro facile”. Secondo il medico, il rischio principale in questa fase è rappresentato dalla sepsi.

Alfieri: “Si rimetterà e tornerà a Santa Marta”

 “Il Papa si rimetterà e tornerà a Santa Marta. Noi lavoriamo per curare il paziente. La parte cronica resterà, la parte acuta sarà risolta”: ha detto il prof. Sergio Alfieri. “Non facciamo fake news, noi nei bollettini diciamo solo la verità, anche il Papa lo ha sempre fatto. Quello che si scrive nei bollettini medici è solo la verità”, ha aggiunto.

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“La malattia cronica rimane”

 “La bronchite asmatica rimane, la malattia cronica rimane. Lui si rende conto che la situazione è grave. A volte gli manca il respiro”: ha detto il prof. Sergio Alfieri, del Gemelli, rispondendo ai giornalisti sulle condizioni di salute di Papa Francesco. “Lui è avanti a noi – ha detto – ma ha la testa di un sessantenne, un cinquantenne”. “Il Papa mantiene il suo buon umore, non è allettato. Per definizione è un paziente fragile”, vista l’età, “e inizialmente per via degli impegni istituzionali e privati ha ritenuto opportuno cercare di farsi curare a casa”, ha aggiunto Alfieri. 

“Il Papa sa che la situazione è grave ma ha cuore forte”

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 “La malattia cronica rimane, il Papa lo sa, ha detto ‘mi rendo conto che la situazione è grave'”, “a volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno”, ha aggiunto il professor Alfieri secondo cui Francesco “ha un cuore forte e la testa di un 60enne”. Il Papa resterà ricoverato al Gemelli “almeno tutta la prossima settimana”. 

“Il Papa non è una persona che molla”

 “Dobbiamo essere concentrati a superare questa fase qui. Vediamo la tempra del Santo Padre, non è una persona che molla”, ha detto il dottor Luigi Carbone nel briefing al Gemelli. “Il Santo Padre sta rispondendo alle terapie”, che gli vengono somministrate”, terapie che “non sono state cambiate ma potenziate”.

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“Non è attaccato ai macchinari, diamo ossigeno quando serve”

 “Il Papa non è attaccato a nessun macchinario. Quando ha bisogno mette i  naselli per un po’ di ossigeno, ma sta a respiro spontaneo e si alimenta”, ha spiegato Alfieri.

“Il rischio maggiore? La sepsi”

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 “Il Papa, che ha un cervello più grande di quello di tutti noi messi insieme, sa che è in pericolo. Cosa può capitare? Che questi germi, che oggi sono localizzati nei polmoni, nonostante tutte le terapie” passino nel sangue. A quel punto “una sepsi sarebbe difficile da curare” “Il vero rischio è che i germi passino nel sangue. Oggi non ci sono”. Così ha risposto Sergio Alfieri ai giornalisti che domandavano quale potesse essere il pericolo in questo momento per Papa Francesco.

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