Vittorio Emanuele Parsi in questi mesi è stato molto presente in televisione e, di intervento in intervento, ha sistematicamente smontato la Propaganda russa e coloro che e ne facevano interpreti invocando – in sostanza – la resa dell’Ucraina e un negoziato Kiev-Mosca favorevole ai desiderata di Putin, ossia di fatto ad una capitolazione.
Vittorio Emanuela Parsi, classe 1961, è politologo e accademico italiano. Si occupa principalmente di relazioni transatlantiche, politiche di sicurezza in Medio Oriente e nel Mediterraneo.
Professore ordinario di Relazioni Internazionali presso la facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, presso lo stesso ateneo insegna anche “Studi strategici”. È docente anche presso la facoltà di Economia all’Università di Lugano in Svizzera.
È direttore di ASERI dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Fa parte del Gruppo di Riflessione e Indirizzo Strategico del Ministero degli Affari Esteri. È inoltre membro fondatore della Società per lo Studio della Democrazia (SSD) e insegna presso la Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ha insegnato in passato tra gli altri Paesi anche in Cambogia, Kazakistan, Russia, Libano. Ha collaborato nel corso degli anni come editorialista per diversi quotidiani come La Stampa, Avvenire, Il Sole 24 Ore, Il Messaggero e per riviste come Filosofia politica, Affari internazionali, La comunità internazionale, Paradoxa, Aspenia, Biblioteca della libertà, Oasis e Vita e Pensiero.
È membro dell’Advisory Board del LSE IDEAS (Center for Diplomacy and Strategy at the London School of Economics) e socio della Società italiana di scienza politica (SISP). Fa parte del Comitato scientifico di Confindustria. Ha ricevuto la “UN Peacekeeping Medal” e la “Croce Commemorativa per operazioni di Pace” in Libano (2015 e 2016).
La televisione gli ha dato una certa notorietà, tuttavia Parsi è tutt’altro che una ‘invenzione’ del piccolo schermo ma è uno studioso e accademico con basi molto solide.